Il tema che i titolari della Tipolitografia Rosetana, editrice del Calendario 2025 della città di Roseto degli Abruzzi, propone quest’anno è quello di “Accoglienza e turismo”.
Il compito che hanno dato ai collezionisti Emidio D’Ilario e Luciano Di Giulio era quello di procurare non solo 12 immagini, come i mesi dell’anno, ma ben 24 più quattro.
In pratica due immagini per ciascun mese più altre due immagini per il mese di gennaio 2026, più altre due immagini per la copertina e retro di copertina. Nessun problema per i due collezionisti che dai loro corposi archivi hanno presentato a Cristian, Patrizio e Riccardo una cinquantina di cartoline da selezionare. Oggi mentre state leggendo questo articolo all’interno della Tipografia Rosetana è stato presentato il calendario che come sottotitolo, aggiungiamo noi, “15 anni di rosetanità” visto che con il 2025 sono 15 i calendari, ideati, preparati, stampati, presentati e dedicati alla città di Roseto degli Abruzzi. Le immagini che sono riprodotte nel Calendario 2025 mostrano una Roseto “accogliente e turistica, sin dai tempi della frazione Rosburgo nel Comune di Montepagano.
Una Roseto degli Abruzzi dove, già ai primi del ‘900, erano presenti alberghi, ristoranti e luoghi di svago e divertimento. Vecchie cartoline mostrano hotel, ristoranti, bar, pensioni, pizzerie, gran caffe, motel, ma anche dancing, gelaterie, club e giostre che hanno reso la città delle rose famosa e ricercata in Italia e all’estero. Alla domanda del perchè la scelta del nome “accoglienza e turismo” per il Calendario 2025 queste le risposte dei titolari della tipografia.
Il primo a sorridere rispondendo è Patrizio Serafini che ha selezionato una decina di cartoline di hotel e alberghi che hanno fatto la storia della città di Roseto degli Abruzzi.
Oggi quelle attività sono scomparse, chiuse, vendute , e si presentano addirittura ristrutturate e con altre tipologie commerciali o abitative, dopo i vari cambi di destinazioni d’uso.
Queste le sue parole: “Secondo me una volta il turismo, il turismo anni 60-70, era basato sulle attività turistiche in particolar modo su hotel, pensioni e alberghi; oggi oltre una decina delle attività storiche ricettive di Roseto degli Abruzzi, sono scomparse e mi sentivo in obbligo di ricordare queste attività, che hanno contribuito alla crescita economica della nostra bella città.
Grazie alle vecchie cartoline d’epoca ricordo con piacere quelle strutture che fanno parte dei miei ricordi e della mia gioventù.
Altro parere quello di Riccardo Innamorati che ci ha detto: “Le gelaterie e i bar per una città turistica, come possiamo definire Roseto degli Abruzzi, sono importanti come gli stabilimenti balneari, gli hotel, i ristoranti, le pensioni e i luoghi di ritrovo.
Ricordo le gelaterie che d’estate erano sempre piene di clienti da mattina a sera che prenotavano i tavoli, o semplicemente ordinando un cono e poi gustarselo a passeggio, nel tranquillo lungomare. I bar invece oltre al periodo estivo, luoghi frequentati dai turisti, erano l’unico luogo di ritrovo, per i residenti, nel periodo invernale fino a tarda sera. Oggi quel modo di vivere non c’è più, anzi alcuni bar nel periodo invernale la sera rimangono chiusi. Doveroso era ricordarli nel nostro Calendario 2025, con immagini che rivivono grazie alle cartoline d’epoca”.
Cristian Risi invece ha selezionato le cartoline che ricordano i luoghi di svago, pizzerie, dancing sulla spiaggia e in collina, che oggi sono stati chiusi. Questo il suo commento: “Roseto grazie alle sue rinomate pizzerie richiamava clienti da tutta la provincia e dall’Abruzzo intero. Per non parlare dei dancing all’aperto nei mesi estivi sia quelli sulla spiaggia, nati nel dopoguerra, che dei lidi balneari con musica dal vivo e con divertimento assicurato. Bello inoltre ricordare i dancing e le discoteche all’aperto e i locali al coperto che venivano riempite di giovani e meno giovani con vero divertimento spensierato. Anzi nel periodo invernale anche alcuni hotel si attrezzavano con locali disco bar che attiravano giovani dalle città limitrofe.
Nel calendario mostriamo le immagini dei locali che hanno avuto la loro attività stampata su cartolina. Accoglienza e turismo è anche questo”. I tre i titolari della Tipolitografia Rosetana (Cristian, Patrizio e Riccardo) ringraziano il presidente del Circolo filatelico rosetano Emidio D’Ilario e il giornalista Luciano Di Giulio, storico collezionista di cartoline che da sempre collaborano con l’azienda per regalare ai tanti rosetani un ricordo della loro città grazie a un calendario annuale.