Ospedale Val Vibrata: Asl e Regione devono revocare la delibera. L’assemblea di Sant’Omero
Sala gremita e diversi interventi: si va verso la costituzione del comitato
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Sant’Omero. “Quella delibera va revocata: Regione e Asl di Teramo devono tornare indietro e restituire all’ospedale di Sant’Omero il primariato di ostetricia e ginecologia.
E’ un coro unanime quello che arriva dall’assemblea pubblica della sala polifunzionale, a Sant’Omero, indetta dal sindaco Andrea Luzii e che ha trovato sponde importanti. In alcuni sindaci del territorio (Teramo, Alba Adriatica, Controguerra e Torano Nuovo), dei consiglieri regionali (Dino Pepe e Giovanni Cavallari), della Provincia (il vice-presidente Andrea Core) e delle associazioni del territorio. E anche referenti politici del territorio (è intervento, tra gli altri, Elvezio Zunica, presidente provinciale di Italia Viva). Tutti hanno parlato e preso la parola, raccogliendo il testimone dall’analisi e ricostruzione del sindaco, Andrea Luzii.
Sala piena. In sala erano presenti tanti cittadini e anche amministratori (di una certa area politica, va detto) che hanno ascoltato i vari interventi, partecipando anche con riflessioni e poi iniziando un percorso: che è quello della costituzione di un comitato civico per “salvare” l’ospedale Val Vibrata di Sant’Omero. In diversi hanno firmato il foglio di adesione al comitato che sarà costituito ufficialmente nei prossimi giorni e inizierà il proprio lavoro. Che è essenzialmente quello di non consentire che l’ospedale Val Vibrata £venga declassato” e che le due unità operative complesse siano classificate come unità semplici, così come recita l’atto aziendale che segue la rete ospedaliera approvata in Regione alla fine del 2023.
La ricostruzione. La serata è stata imperniata nella ricostruzione, carte dalla mano, del sindaco di Sant’Omero, Andrea Luzii e dai passaggi, fino all’ultimo recente, nell’Unione dei Comuni e il confronto con la dirigenza della Asl.
“Nonostante le rassicurazioni la verità è che dal primo febbraio il reparto di ostetricia non ha più il primario”, ha sottolineato Luzii. ” Da parte del manager della Asl siamo stati rimproverati, perchè gli atti firmati erano in miglioramento per l’ospedale. Alle chiacchiere non crediamo più. Sant’Omero aveva una vocazione, essere un punto nascita di eccellenza: così facendo si declassa e si penalizza. Se ci tolgono queste cose, l’ospedale muore”. Sull’intervento di Luzii si è aperto un dibattito nel quale non sono mancate, ovviamente, critiche ad una certa parte politica (Il sindaco di Teramo non è stato tenero nei confronti di una certa politica che vuole penalizzare la sanità in provincia di Teramo e beneficio di altro), così come anche Dino Pepe, nel ricordare che le vere riduzioni dei primari riguardano l’ospedale Val Vibrata, ha parlato di “occasione persa per i sindaci assenti”. E nell’occasione non sono mancate stoccare al presidente dell’Unione dei Comuni e presidente del comitato ristretto dei sindaci (Cristina Di Pietro), e ai consiglieri regionali (Emiliano Di Matteo e Marilena Rossi), dopo la conferenza stampa dei giorni scorsi.
I prossimi passi. Mercoledì prossimo qualcosa sarà sicuramente detto in occasione della riunione del comitato ristretto dei sindaci (“la prima riunione dopo 3 mesi”) e la volontà, manifestata dal Luzii, di far approvare una delibera dedicata all’Unione dei Comuni, dove in ogni caso delle rigidità sono emerse nelle ultime settimane. Nel frattempo, si darà forma e sostanza al comitato civico.