Salvò migliaia di ebrei, Palatucci ricordato a Chieti
Ultimo questore di Fiume fu deportato a Dachau dove morì
Chieti. È stata ricordata oggi a Chieti dal vicario del Questore della Provincia di Chieti, Pierfrancesco Muriana, la figura di Giovanni Palatucci, ultimo questore di Fiume, che, prima di essere deportato a Dachau, dove morì il 10 febbraio del 1945, riuscì a salvare migliaia di ebrei dai campi di concentramento nazisti.
La cerimonia si è svolta in largo Donatori di Sangue di via Principessa di Piemonte, dove è presente un’aiuola dedicata a Palatucci e curata dall’Avis, presenti il sindaco di Chieti Diego Ferrara, il comandante provinciale della Guardia di Finanza, colonnello Michele Iadarola, il tenente colonnello Pierluigi Capparè in rappresentanza del Comandante Provinciale dei Carabinieri, il presidente dell’Avis di Chieti Tullio Parlante, il cappellano volontario della Polizia di Stato, don Angelo Di Rito, una rappresentanza dell’Associazione Nazionale Polizia di Stato – Sezione di Chieti, e una classe della scuola secondaria annessa al Convitto “G.B. Vico”.
Durante i suoi anni a Fiume, nel periodo fra il 1938 e il 1944 Palatucci salvò numerose famiglie di ebrei permettendo loro di ricevere permessi di viaggio o di residenza.
Per questa sua attività, il 13 settembre 1944 fu arrestato e deportato. La Repubblica Italiana gli assegnò la Medaglia d’Oro al Merito Civile il 15 maggio 1995 con la seguente motivazione: “Funzionario di Polizia, reggente la Questura di Fiume, si prodigava in aiuto di migliaia di ebrei e di cittadini perseguitati, riuscendo ad impedirne l’arresto e la deportazione. Fedele all’impegno assunto e pur consapevole dei gravissimi rischi personali continuava, malgrado l’occupazione tedesca e le incalzanti incursioni dei partigiani slavi, la propria opera di dirigente, di patriota e di cristiano, fino all’arresto da parte della Gestapo e alla sua deportazione in un campo di sterminio, ove sacrificava la giovane vita. Dachau, 10 febbraio 1945.”