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Chieti

Chieti, emergenza frane. Movimento 5 Stelle: ‘La politica si unisca per aiutare i cittadini’

La deputata Torto chiede compattezza a tutti i livelli: «Sinergia per dare risposte concrete alla popolazione». L’assessore comunale Stella: «Vanno trovati fondi per ristorare subito le famiglie, non si può più aspettare»

lOCATELLI

Chieti. «La politica teatina ascolti l’appello dei cittadini e agisca in maniera trasversale per aiutare le famiglie vittime dell’emergenza frane». La deputata del Movimento 5 Stelle, Daniela Torto, rilancia le dichiarazioni rilasciate dal portavoce del Comitato Santamaria, il professor Ettore D’Orazio, sul problema del dissesto idrogeologico in città. Il comitato tra le varie richieste avanzate spera che il consiglio comunale e in generale tutte le forze politiche di Chieti agiscano in maniera unanime e senza conflitti politici.

Unità d’intenti che auspica anche la deputata: «Da tempo chiedo la sinergia della classe politiche su questa tematica», spiega Torto. «Nel mio impegno parlamentare ho presentato una serie di emendamenti che ho invitato il governo ad approvare andando oltre le logiche partitiche, perché non si tratta solo di proposte fatte dall’opposizione ma di provvedimenti concreti a supporto della popolazione di Chieti». La deputata ha depositato una serie di emendamenti per l’emergenza frane, «gli ultimi dei quali però bocciati proprio mercoledì notte», sottolinea. «Ricordiamo che abbiamo chiesto 30 milioni per fronteggiare il problema e uno stanziamento immediato dei fondi, non a partire dal prossimo anno come dichiarato dal governo. Ma non solo, abbiamo chiesto dei ristori per tutte quelle famiglie che hanno dovuto lasciare le proprie abitazioni perché non ritenute più sicure».

Su quest’ultimo punto si sofferma anche l’assessore comunale pentastellato, Fabio Stella: «Servono fondi per le famiglie che non hanno più una casa. A mio avviso l’idea di una ricostruzione in un altro posto è un progetto troppo lento e proiettato al futuro rispetto a qualcosa che richiede una risposta immediata. Per tale motivo andrebbero presi in considerazione i diversi immobili vuoti a Chieti, dando la possibilità alle persone evacuate di acquisirli. Così facendo», conclude Stella, «aiuteremmo le famiglie in difficoltà, valorizzeremmo il nostro patrimonio e non rischieremmo di perdere cittadini che, in caso contrario, potrebbero decidere di andare a vivere altrove».

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