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Pescara. “Un’altra interrogazione parlamentare e un nuovo sopralluogo nel carcere di Pescara”: ad annunciarle è il parlamentare del Pd Luciano D’Alfonso, dopo il suicidi e la conseguente rivolta scoppiata due giorni fa al San Donato.
“Abbiamo già visitato il carcere due anni fa e presentato in seguito, il 17 marzo 2023, un’interrogazione a risposta orale al Ministro della Giustizia Carlo Nordio per sapere quali provvedimenti egli intendesse attuare per far fronte all’emergenza di personale e all’inadeguatezza strutturale della Casa circondariale di Pescara, costantemente colpita da eventi critici ingestibili. All’epoca – ricorda D’Alfonso – vi erano 360 detenuti in una struttura che da regolamento ne dovrebbe contenere al massimo 278, oggi la popolazione carceraria, sebbene diminuita grazie ai recentissimi trasferimenti, supera le 400 unità, mentre il personale in servizio conta 112 agenti che in realtà
dovrebbero essere 138″.
“Effettueremo a breve un altro sopralluogo nel penitenziario di San Donato insieme al senatore Michele Fina e ai consiglieri regionali democratici di Pescara e presenteremo una nuova interrogazione al ministro Nordio: Il carcere di Pescara va prima di tutto riprogettato per essere poi delocalizzato, e va colta questa occasione per riorganizzare una pianta organica degna della funzione”, conclude il deputato Pd.