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Chieti

Asl, liste d’attesa: a Chieti tempi rispettati

lOCATELLI

Chieti. Mai più agende chiuse, monitoraggio quotidiano delle prestazioni che sfuggono dai tempi di garanzia, gestione dinamica dell’overbooking per compensare il buco creato dalle mancate disdette (ancora troppe), SMS promemoria per gli appuntamenti, maggior impiego del Cup di II livello per la gestione diretta dei pazienti cronici dopo il primo accesso. E’ l’organizzazione scelta dalla Direzione Asl Chieti per il Sistema di Prenotazione, che combinata all’aumento dell’offerta di prestazioni ha prodotto il risultato sperato: alla data di oggi la Classe di priorità “urgente” è rispettata per tutte le prestazioni.

Inoltre la Asl è in perfetta linea con i tempi dettati dal Ministero per 49 delle prestazioni monitorate, vincolate a 10 giorni per la breve, 30 per la differita e 180 per la programmata; per le restanti 20 il cittadino al momento della prenotazione riceve un appuntamento lievemente fuori termine, che però viene corretto e riproposto con un’altra data a poca distanza grazie alle nuove sedute immesse in agenda o ai posti lasciati liberi per una disdetta. Alla data di oggi sono circa 600 le persone (a fronte delle 100 mila prestazioni erogate al mese) che pur avendo già una prenotazione saranno richiamati dalla Asl per avere una nuova data in linea con i tempi di garanzia della classe di priorità loro assegnata.

Questo meccanismo dinamico e di monitoraggio quotidiano delle liste di attesa, associato agli strumenti utilizzati dalla Direzione Aziendale per introdurre un’offerta ben più robusta, quali l’estensione dell’orario di servizio negli orari serali o nel week end, il ricorso a sedute aggiuntive e il blocco della libera professione, ha fatto sì che il 2025 sia iniziato con un trend discendente degli appuntamenti fuori soglia (come evidenzia la tabella pubblicata sopra), anche per le altre prestazioni non attenzionate dal Ministero.

“I dati e i grafici elaborati dal nostro Servizio di gestione liste d’attesa – sottolinea il Direttore generale della Asl Thomas Schael – evidenziano che le azioni intraprese e l’impianto organizzativo costruito per le prenotazioni funzionano, perché ci siamo riallineati al tempo giusto, al punto da esprimere attrattiva sui cittadini di altre Asl, che trovano posto più facilmente nelle nostre strutture. Una domanda che vale il 26% di quella complessiva. Abbiamo lavorato molto su questo tema, e ora i risultati positivi si stanno consolidando, al punto che alla data di oggi resta solo qualche singola specialità sulla quale viene introdotto il blocco della libera professione per recuperare sul fronte del regime istituzionale. L’accesso alle prestazioni è stato da sempre un grande problema, ora abbiamo voltato pagina”.

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