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Teramo

Alba Adriatica, nuovo lungomare Marconi. La maggioranza: ecco come stanno le cose

Si sta facendo solo confusione e la cosa giova alla campagna elettorale permanente delle opposizioni

lOCATELLI

Alba Adriatica. “La confusione giova solo alla campagna elettorale permanente delle opposizioni”.

E’ un passaggio della nota con la quale il gruppo consiliare di Uniamo Alba, che sostiene la sindaca Antonietta Casciotti, replica alle recenti dichiarazioni della minoranza in merito al parere della Soprintendenza sulla rigenerazione urbana del lungomare Marconi.
E il tema è quello dei pioppi.

Le precisazioni

· Che le ultime analisi agronomiche (tomografiche), condotte nella parte nord sono state commissionate responsabilmente dall’Amministrazione comunale e non certo imposte dalla Soprintendenza a seguito di esposti, come si cerca di far credere negli ambiti della minoranza consiliare.

 

Il pioppo non è una specie protetta o tutelata e che la sua sostituzione, qualitativamente migliorativa con l’acero, è consentita, poiché la Soprintendenza ha ritenuto valide le relazioni tecniche ricevute e sulla base di precedenti analisi strumentali sono state rimosse solo alberature “non sane”, come da sue prescrizioni.

 

Gli esiti dei riscontri agronomici acquisiti, e inoltrati alla Soprintendenza, confermano lo scarso vigore delle alberature, con presenza marcata di carie e cavità; un patrimonio arboreo, il nostro, definito dai pareri agronomici come “di scarso valore paesaggistico, debole valenza scenica e prospettica, in virtù della sua discontinuità e del diffuso stadio vegetativo stentato”.

Come da sempre sostenuto, la riqualificazione arborea del Lungomare ha come fine quello di restituire un beneficio alla città e alle future generazioni, perché questo vantaggio sarà sicuramente superiore alla funzione principalmente ornamentale attuale e che un Sindaco non può esimersi dalle responsabilità in merito alla tutela della pubblica incolumità, quando le relazioni tecniche obbligano ad interventi.

 

Tutte le relazioni acquisite riconfermano che le alberature sinora analizzate presentano diverse criticità fitosanitarie e biostatiche, prescrivendo, a seguito dell’ultima valutazione agronomica prodotta, che altri 26 alberi, oltre quelli già obbligatoriamente sostituiti – classificati in classe di Pericolo Elevato – sono soggetti a rimozione, mentre 31 – identificati in classe di “Pericolo Significativo” – sono da sottoporre ad interventi di mitigazione del rischio, con inevitabili costi a carico della Comunità, e dovranno essere rianalizzati tra due anni per valutare se tale soluzione potrà evitare la necessità di una rimozione indifferibile.

 

Ribadiamo che per il progetto del lungomare, con trasparenza, ci si è rivolti alla città, a tutte le associazioni operanti sul territorio attraverso gli strumenti possibili e a disposizione di un Sindaco durante il periodo pandemico, recependo, come da verbali agli atti, suggerimenti e valutazioni e registrando l’assenza in quelle sedi proprio di chi, seppur coinvolto dall’amministrazione, oggi si erge a difesa del verde pubblico, promuovendo, unitamente alla minoranza consiliare, giudizi contrari sistematici ad oltranza.

Con chiarezza continueremo ad informare i Cittadini basando ogni affermazione sui dati ufficiali e garantendo sempre onestà intellettuale, nel profondo rispetto del ruolo che rivestiamo e delle tante sensibilità che la comunità esprime.

 

Il percorso: le analisi e ipareri della Soprintendenza

 

L’amministrazione, per propria volontà – come detto – si è dotata di tre diverse analisi, affidate a due centri di ricerca distinti (Res Agraria e Agrofor Consulting), basate su tre differenti metodi d’indagine ed eseguite sull’intero filare alberato del Lungomare.

Ciò che è bene rimarcare è che tutte le indagini condotte hanno confermato che, relativamente al fattore sicurezza per la pubblica incolumità, la condizione degli alberi presenti sul Lungomare è di “Rischio Elevato ed Estremo” – per le analisi Res Agraria dell’Agronomo Granchelli – di “Pericolo Elevato e Significativo” – per le perizie Agrofor Consulting dell’Agronomo Rabottini – dimostrando una sovrapponibilità sostanziale dei diversi riscontri tecnici e classificando i singoli alberi nelle peggiori classi, secondo due diversi protocolli agronomici.

Il sopralluogo della Soprintendenza dello scorso autunno suggeriva ai tecnici di continuare, come si stava già facendo d’altronde, con le analisi strumentali anche per il tratto nord.

Le analisi, ovviamente, procederanno ancora e il parere della Soprintendenza ha di fatto chiarito che l’indifferibilità dell’intervento giustifica la necessità di rimozione dei pioppi “non sani” e pericolosi per la pubblica incolumità.

L’amministrazione proseguirà con le scelte migliori per la città, basandosi su dati reali e indicazioni tecniche indipendenti, non su isterie mediatiche e demagogia politica, che restituiscono una immagine che Alba Adriatica non merita.

Il nuovo lungomare sta nascendo con una logica coerente e moderna. I cittadini sapranno distinguere tra chi lavora per il bene della Città e chi specula con la disinformazione”.

 

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