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Pescara. Arrivano i primi ricorsi sul progetto del Parco Nord dell’amministrazione comunale di Pescara.
“Due aziende e otto cittadini hanno annunciato il ricorso al Tribunale Amministrativo contro la valutazione di soli 16 euro al metro quadro per i terreni da espropriare, quando la precedente perizia del professor Carbonara dell’Università D’Annunzio ne quantificava il valore in 70 euro. Un’enorme differenza che si traduce in un potenziale esborso milionario per il Comune che si troverebbe a pagare una cifra che passa da 700 mila euro circa a oltre 3 milioni, con conseguenze disastrose per le casse pubbliche”: a riferirlo è Paolo Sola, capogruppo M5S in consiglio comunale.
“A novembre aveva fatto parlare il nostro unico voto contrario sulla delibera che aveva dato il via al progetto del cosiddetto Parco Nord, e ora a distanza di più di tre mesi arriva la notizia dei primi ricorsi al Tar da parte di imprese e cittadini. Un voto contrario che era stato motivato proprio per gli errori che la delibera conteneva e che avrebbero potuto esporre le casse del Comune a esborsi incontrollabili, “commenta ancora Sola.
“L’amministrazione Masci sembra intenzionata ora ad aprire una trattativa con i privati, cercando una mediazione che possa evitare i contenziosi e trasformare questo progetto in un pantano ancor prima di partire. Tradotto: sanno benissimo di aver sbagliato – aggiunge Sola – e cercano di fare ora quello che andava fatto prima di imbarcarsi in questa peripezia, cioè coinvolgere per tempo i privati ed arrivare a una giusta valutazione dei terreni da espropriare”.