Martinsicuro, lavori quartiere Tronto: chiesta una variante per mitigare il rischio idrogeologico
La proposta rilanciata dalle consigliere Lattanzi e Viola
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Martinsicuro. Gli interventi in corso di realizzazione nella zona Tronto, in questi giorni, favoriscono delle riflessioni come quelli che arrivano dalle consigliere Simona Lattanzi e Marta Viola, che parlano di opere, finanziate già nel 2017, e che avrebbero potuto portare ad un cambio concreto per l’intero quartiere.
“Durante gli otto anni passati, si sarebbe dovuto”, si legge nella nota:
– Coinvolgere i residenti e la scuola per valutare le relative necessità di zona
– Creare aree di parcheggio alternative per predisporre positivamente le persone ai cambiamenti nella viabilità
– Programmare e realizzare miglioramenti legati alla rete idrica e alla canalizzazione verso mare
– Progettare i lavori in base alle linee guida che riguardano le aree a rischio idrogeologico, prevedendo l’uso di materiali drenanti, che facilitano il deflusso dell’acqua in caso di inondazione
– Salvaguardare la presenza di alberature di pregio che appartengono al paesaggio storico e a tutti i cittadini e le cittadine di Martinsicuro.
“Rigenerare un’area di degrado significa restituire un pezzo del tessuto urbano alla comunità, portando servizi, attività culturali, verde pubblico e luoghi di incontro. In questi anni di presenza in consiglio comunale abbiamo ricordato al Sindaco Vagnoni il rischio idrogeologico che incombe sulla città e in particolare sul quartiere Tronto, ma il nostro appello non è stato preso in considerazione.
Circa un anno fa, abbiamo presentato come osservazione, l’esigenza di fare scelte legate a questo aspetto. A lavori avviati, torniamo a chiedere una variante in corso d’opera per l’uso di materiale drenante che oltre a favorire il deflusso dell’acqua è molto utile per ricaricare le falde sottostanti e mantenere in salute le piante che potendo ricevere acqua e ossigeno alle radici, non creerebbero più problemi di sollevamento e rottura del manto stradale e delle pertinenze private.
Abbiamo richiesto inoltre l’adeguamento della rete sotterranea di raccolta delle acque piovane per evitare, in caso di eventi estremi, allagamenti dell’intero quartiere, con danni a persone, abitazioni civili, scuole e impianti sportivi”.