Sciopero all’Amadori: grande adesione dei lavoratori. Sul tavolo soldi e precariato VIDEO
Presente anche la politica con i consiglieri regionali Pepe e Mariani
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Mosciano. Una mobilitazione significativa, superiore anche al recente passato, per ribadire alcuni concetti molto chiari: giungere alla definizione del contratto integrativo aziendale, prestare grande attenzione ai salari e ai precari, alcuni dei quali lavorano in queste condizioni da decenni.
E’ stata decisamente partecipato lo sciopero dei lavoratori dell’Amadori, che hanno rinunciato ad un giorno di salario per protestare di fronte alla situazione di stallo che si è generata.
Sciopero proclamato dalle sigle sindacali Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil di Teramo, unitamente alla RSU della All Coop di Mosciano (gruppo Amadori), con il blocco degli straordinari e di ogni forma di flessibilità e una prima giornata di sciopero che è andata in scena oggi all’inizio di ogni turno di lavoro.
Tanti i lavoratori presenti, striscioni emblematici collocati nel piazzale antistante l’azienda.
E non sono mancati anche i politici a sostegno della battaglia dei lavoratori: dai consiglieri regionali Sandro Mariani e Dino Pepe, al vicesindaco di Mosciano, Mirko Rossi.
Sandro Mariani che ha snocciolati numeri su precari e aiuti che l’azienda ha avuto, ha lanciato moniti alla politica assente e anticipando che il tema Amadori sarà portato in commissione di vigilanza.
I sindacati hanno ribadito che tanto è stato ottenuto nel corso degli anni, ma che ora è necessario trovare il modo di risolvere la vertenza in atto.
Durante il presidio di protesta ha accusato un leggero malore Delfino Coccia, della Uil Teramo, poi soccorso dal personale del 118.