
Pescara. Verrà ascoltato oggi a L’Aquila, dal Tribunale dei Minori, il 16enne accusato, insieme al fratello, dello stupro di gruppo su una 17enne di Pescara.
Ieri, invece, in procura a Pescara è stato ascoltato il fratello 19enne che, in 3 ore di interrogatorio con il sostituto procuratore Anna Benigni, ha risposto e si è mostrato collaborativo ma ha smentito completamente le accuse di violenza sessuale aggravata.
E’ il quotidiano Il Messaggero a riportare quanto riferito dall’avvocato Angelo Pettinella, difensore del ragazzo. La ragazza, al gruppo antiviolenza della polizia, che sta seguendo il caso e la sta assistendo, ha raccontato di essere stata indotta ad ubriacarsi dai due nel pomeriggio del 13 febbraio scorso e poi condotta nel garage di un condominio a Rancitelli, dove abitano i due fratelli indagati, e li costretta ad atti sessuali; il giorno dopo, la minorenne ha denunciato il tutto.
Dalla versione della difesa, invece, il quadro raccontato è che la 17enne sarebbe scappata da una comunità di recupero, accompagnata da un’amica di Roma – che ora si configura come testimone di punta poiché presente alle violenze oggetto dell’indagine – con la quale avrebbe raccontato di voler fuggire verso la Capitale; non prima di aver contattato il 19enne, conosciuto tramite un cugino, per incontrarsi durante un loro passaggio a Pescara nel pomeriggio del 13 febbraio.
“Verso le 20, i quattro sarebbero rimasti a conversare in una zona di passaggio, dove ci sono dei tavolini con le sedie per giocare a carte. Ma le due giovani erano già in stato di alterazione prima di arrivare a Pescara e non hanno bevuto insieme ai fratelli – ha riferito l’avvocato Pettinella al Messaggero – “Il mio assistito ha chiesto loro dove sarebbero andate per la notte perché non potevano rimanere in giro. Nel frattempo, la madre dell’altra ragazza ha chiamato sua figlia e il mio assistito le ha mandato la posizione per far arrivare i sanitari della comunità a riprenderle”.
Secondo il legale, “Ormai sono due settimane che il ragazzo è distrutto da questa storia: non mangia più e non dorme più. È una persona molto inquadrata ed è persino un rappresentante di istituto. Non riesce a spiegarsi come sia finito in questa situazione”.
Dall’interrogatorio del fratello minore, previsto per oggi pomeriggio, potrebbero emergere ulteriori dettagli, così come dalle perizie in corso sui cellulari sequestrati ai due ragazzi. Non si esclude, peraltro, che alle violenze di gruppo possano aver partecipato altre persone.