
Pescara (4-3-3): Plizzari, Pierozzi, Brosco, Pellacani, Moruzzi, Valzania, Squizzato, Dagasso, Bentivegna, Alberti, Cangiano. A disp. Saio, Profeta, Letizia, Crialese, Staver, Lancini, De Marco, Meazzi, Saccomanni, Ferraris, Tonin, Arena, Merola. Allenatore: Baldini
Lucchese (3-5-2): Melgrati, Gasbarro, Gucher, Benedetti, Gemignani, Visconti, Catanese, Welbeck, Ballarini, Saporiti, Selvini. In panchina: Coletta, Allegrucci, Da Silva, Rizzo, Salomaa, Badjie, Magnaghi Antoni, Cartano, Fedato, Gheza. Allenatore: Gorgone
Arbitro: Gabriele Restaldo della sezione di Ivrea.
Reti: 56’ e 63’ Valzania, 57’ Selvini, 71’ Ferraris, 74’ Arena
Una partita come non se ne vedevano da mesi – 3 quelli senza vittoria in casa – per il Pescara di Baldini che per affrontare la Lucchese parte con un tridente d’attacco composto da Bentivegna, Alberti e Cangiano. Ma saranno le scelte in corsa, forzate e non, a segnare le sorti della serata all’Adriatico.
Primo tempo giocato a viso aperto da entrambe le parti, con i portieri chiamati a deviare palle velenose e una sostituzione ciascuno causa infortuni. Ma è solo un modesto preludio di quanto accadrà nella ripresa.
Le danze si aprono al 56’: Melgrati anticipa di pugno l’incornata di Ferraris su un calcio di punizione, ma la respinta corta del portiere viene raccolta da Valzania che brucia l’intervento di Catanese e insacca nella porta sguarnita. Il vantaggio del Pescara dura giusto il tempo della battuta dal centro: Selvini riceve sulla trequarti, si sgancia dal controllo di Pellacani, arriva sul limite e spara senza pietà per Plizzari. Baldini prova a svoltare inserendo Letizia che, alla prima azione utile, disegna un arcobaleno di cross che Valzania deve solo spingere in rete sottoporta per la doppietta e il nuovo vantaggio al 63’. Per l’ultima mezzora, nel Pescara entra il 16enne Arena, più giovane di sempre all’esordio nel rispettivo girone di serie C, e sfiora la rete al 67’ deviando sul fondo di pochissimo un cross teso dalla sinistra. Il Delfino si esalta e Cangiano semina uomini in dribbling in area, ma non riesce a superare l’opposizione di Melgrati. Tris biancazzurro rimandato solo fino al 71’: su corner, Ferraris riceve palla in qualche modo e la scaglia in porta da centro area. La serata profuma della proverbiale magia di Baldini e al 74’ arriva anche lo storico goal di Arena: galoppata di Dagasso, appoggio per Moruzzi che lancia il traversone basso per il l’inserimento e il tocco preciso del classe 2009, che bagna il suo esordio nel migliore dei modi. E’ il poker definitivo.
La squadra di Baldini torna, finalmente, a vincere e ad esprimersi al meglio, con un secondo tempo all’altezza della cavalcata che, per la prima parte della stagione, l’ha portata alla vetta e a promettere una stagione idilliaca. I fischi delle scorse settimane sembrano lontani anni: la piazza ora spera che il vento sia tornato a soffiare nelle vele del Delfino e in segnali, come quello di Arena, di buon auspicio per la corsa ai play-off.