
Il presidente della Regione, Marco Marsilio, questa mattina, a Teramo, nella sede dell’Istituto Zooprofilattico fa ha partecipato al Seminario Conclusivo del progetto “Arrosticino d’Abruzzo DOP”, organizzato dall’Associazione Regionale Allevatori (ARA).
Il seminario ha rappresentato un’importante occasione per divulgare i risultati raggiunti nell’ambito del Programma di Sviluppo Rurale 2014-2022 finanziato dalla Regione. Ad introdurre i lavori gli interventi della direttrice del Dipartimento Agricoltura, Elena Sico e del direttore dell’ARA, Pietropaolo Martinelli.
“È stato fatto un calcolo – ha esordito Marsilio – secondo il quale, se buona parte della carne, che oggi importiamo da altre regioni d’Italia o dall’estero, venisse prodotta in Abruzzo ci sarebbe la possibilità di aprire fino a mille stalle.
Ogni stalla dà almeno qualche posto di lavoro. Parliamo di circa 4-5 mila posti di lavoro, l’equivalente di una nuova Sevel. Questo, solo sviluppando il tema della pastorizia. Naturalmente, non si fa dall’oggi al domani, bisogna recuperare anche spazi sui pascoli, oltre che garantire a tutta questa filiera una redditività economica. E’ il lavoro che stiamo facendo per mettere insieme coltivatori, allevatori, trasformatori, industria, proprio al fine di individuare anche la misura giusta per garantire, a chi volesse iniziare questa avventura, quindi riconvertire la propria attività o aprire nuove attività, – ha proseguito – un sufficiente spazio di tempo e di reddito per ammortizzare l’investimento e poter quindi garantire a questa impresa un’attività di successo”.
Ancora Marsilio. “Sono anni che sollecito tutte le realtà in campo a trovare una sintesi – ha ricordato- abbiamo avviato una discussione non facile tra le associazioni agricole e i produttori, tra chi voleva percorrere esclusivamente la strada dell’IGP e chi invece si metteva di traverso rispetto all’IGP per arrivare solo alla DOP. Insomma, – ha spiegato il Presidente – abbiamo cercato di fare in modo che sul tavolo della politica arrivasse una sintesi tra le varie esigenze. Crediamo che, ragionevolmente, sia stata individuata e ora si è al lavoro, perché credo che il protocollo IGP sia già all’esame del Ministero. Sulla DOP – ha aggiunto – si stanno facendo passi in avanti e quindi la politica sta facendo fino in fondo la sua parte anche come attività di stimolo e di indirizzo. Del resto, non si parlava di arrosticino DOP prima della nostra amministrazione, – ha concluso Marsilio – eppure non lo hanno inventato certo oggi”.
Il progetto portato avanti dal Gruppo Operativo “Pastori Custodi” ha l’obiettivo di completare il
percorso di certificazione DOP per l’Arrosticino d’Abruzzo, promuovendo la valorizzazione
della carne ovina, la sostenibilità delle produzioni e la tutela dei pascoli montani.