
Alba Adriatica. In una nota, anche piuttosto circostanziata, gli animatori della pagina Alba Rinascita sono tornati ad analizzare il progetto di riqualificazione e rigenerazione del nuovo lungomare.
E questo all’indomani della prima assemblea pubblica, indetta dall’esecutivo, nel corso della quale sono emersi nuovi spunti in ordine a delle modifiche in auge.
“La portata dell’ultima comunicazione della Soprintendenza ha un peso potenzialmente devastante per i destini del progetto del nuovo lungomare di Alba Adriatica” si legge nell’intervento.
E’ cosa nota che nel sopralluogo del 7 novembre 2024 era emerso che sul progetto di riqualificazione del nuovo lungomare si stava lavorando sulla realizzazione di un progetto esecutivo deliberato in giunta che non aveva tuttavia accolto le prescrizioni del Soprintendente né era stato inviato per la definitiva approvazione.
Pertanto si rese necessaria una acquisizione documentale da parte della Soprintendenza per l’opportuna verifica finalizzata a ribadire i pareri obbligatori ed ostativi del ministero sulla gestione dell’area sottoposta a vincolo paesaggistico (il nostro lungomare)”.
Il resto è noto con la comunicazione della Soprintendenza che ha “richiamato” l’Ente a mettere in atto ogni azione volta a preservare quanto più possibile il ricco patrimonio arboreo, limitando gli abbattimenti solo ed esclusivamente ai
casi di pericolo per la pubblica incolumità”.
E lo stesso gruppo social, guidato da Valerio Di Mattia, avanza una riflessione.
Cosa resta ora del “faraonico e costosissimo progetto presentato alla città solo due anni fa?
1) Sono saltati i lavori sulla fascia di rispetto prospiciente agli chalet
2) E’ saltato il muretto di contenimento degli arenili
3) E’ saltata la traslazione della ciclabile nell’area della pineta
4) E’ saltato l’abbattimento del filare di pioppi
5) Sta per saltare la riduzione del verde in piazzetta Quasimodo che (riaperta o meno) probabilmente non potrà essere interamente lastricata per dare spazio alla fontana progettata
6) Stanno per saltare le condizioni per eradicare le specie arboree presenti in area nord come prevedeva il progetto
7) Risulta dannosa e sbagliata la chiusura della rotonda di via Isonzo che probabilmente dovrà essere riaperta nell’immediato futuro
Inoltre per conseguenza delle prescrizioni l’amministrazione dovrebbe immediatamente attivare un progetto di preservazione e cura sul verde pubblico fondato su manutenzioni corrette e sulla preservazione delle palme con l’attivazione di un protocollo di contrasto al punteruolo rosso”.
Nel frattempo, è quasi completato il secondo tratto da sud della riviera fino alla pineta, mentre nello spazio della pineta, verso la strada, è in fase di sostituzione la linea della pubblica illuminazione.