Tentata estorsione e ricettazione: eseguiti quattro arresti dai carabinieri di Alba Adriatica VIDEO
Indagine nata dall'evasione dai domiciliari di un uomo a Bellante che era stato minacciato

Alba Adriatica. Quattro ordinanze di custodia cautelare per tentata estorsione aggravata e ricettazione.
La scorsa notte i carabinieri della compagnia di Alba Adriatica, guidati da maggiore Gianluca Ceccagnoli, in collaborazione con le compagnia di San Benedetto del Tronto e Sellia Marina (Catanzaro) hanno operato quattro ordinanze cautelari firmate dal gip del tribunale di Teramo.
L’attività è stata effettuata a San Benedetto del Tronto, Monteprandone e nella località calabrese di Coprani. Nella circostanza ha dato supporto anche l’unità cinofila dell’Arma in arrivo da Chieti.
Il provvedimento restrittivo scaturisce da attività investigativa avviata all’inizio di marzo, dal personale del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Alba Adriatica e della Stazione Carabinieri di Bellante in seguito all’evasione dagli arresti domiciliari di un uomo che stava scontando la detenzione nella sua abitazione di Bellante.
Le indagini dei carabinieri coordinate e dirette dalla Procura della Repubblica di Teramo, il cui esito è stato pienamente condiviso gip hanno permesso di stabilire che l’evaso, un meccanico di 35 anni, fosse fuggito in quanto temeva per la sua incolumità in seguito a gravi minacce di morte all’indirizzo suo e dei suoi familiari ad opera degli arrestati. Le minacce erano la conseguenza della sottrazione da parte dell’uomo di una autovettura di illecita provenienza (compendio di appropriazione indebita) che gli era stata affidata dagli indagati per alterarne il numero di telaio e la targa, versando in anticipo il suo compenso pari a 1500 euro.
L’autovettura in questione è stata recuperata e posta in sequestro nel corso delle indagini.
Gli arrestati espletate le formalità di rito sono stati condotti nei carceri di Marino del Tronto e Catanzaro a disposizione dell’autorità giudiziaria.
Le persone arrestate sono tutte affiliate alla ‘ndrangheta, tra i quali un ex collaboratore di giustizia residente a San Benedetto del tronto, un 48enne sempre nella cittadina marchigiana, un giovane di 29 anni di Monteprandone, mentre la quarta persona, 30 anni, è stata rintracciata in Calabria.