
Pescara. “La situazione del trasporto ferroviario in Abruzzo precipita ogni giorno di più. Dopo la cancellazione di 181 corse ferroviarie dal 1° gennaio 2025, al 17 marzo 2025, TUA S.p.A. continua a tagliare i servizi, lasciando cittadini e pendolari senza alternative valide.
L’ultima vittima di questa gestione fallimentare è il collegamento ferroviario Lanciano-L’Aquila, come comunicato dalla società regionale è stato sospeso per ben 4 mesi ( fino a fine Luglio prossimo), a causa di “mancanza di treni” o così come recita espressamente e tecnicamente l’avviso aziendale del quale riportiamo uno stralcio per “indisponibilità di materiale rotabile”.
La situazione del trasporto ferroviario in Abruzzo precipita ogni giorno di più. Dopo la cancellazione di 181 corse ferroviarie dal 1° gennaio 2025, al 17 marzo 2025, TUA S.p.A. continua a tagliare i servizi, lasciando cittadini e pendolari senza alternative valide.
L’ultima vittima di questa gestione fallimentare è il collegamento ferroviario Lanciano-L’Aquila, come comunicato dalla società regionale è stato sospeso per ben 4 mesi ( fino a fine Luglio prossimo), a causa di “mancanza di treni” o così come recita espressamente e tecnicamente l’avviso aziendale del quale riportiamo uno stralcio per “indisponibilità di materiale rotabile”.
TUA ha annunciato che i viaggiatori potranno utilizzare mezzi sostitutivi, ma la soluzione proposta è a dir poco incredibile. I pendolari saranno costretti a fare tre cambi tra autobus e treni, con tempi di percorrenza da incubo: 3 ore e 30 minuti all’andata e addirittura 4 ore e 45 minuti al ritorno. Per percorrere solo 140 km, si arriverà a impiegare quasi 5 ore! Una situazione assolutamente inaccettabile: nemmeno con un “calesse a cavallo” si impiegherebbe tanto tempo! Questo è ciò che TUA offre a chi si sposta per studio o lavoro, costringendo gli utenti a un viaggio che sembra non finire mai. TUA non sta cercando soluzioni, ma sta aggravando una situazione già tragica. Tra l’altro i mezzi “sostitutivi” che l’azienda definisce come tali non sono altro che i mezzi già esistenti, assolutamente inadeguati a rispondere alle esigenze dei pendolari, e che aumentano solo i disagi. Non c’è una vera alternativa, solo il caos e l’inefficienza.
L’Abruzzo sta scivolando in una crisi dei trasporti senza precedenti: mancano treni, mancano investimenti, abbondano le soppressioni e i disservizi e i pendolari pagano il conto dell’incapacità gestionale di TUA anche attraverso un indicente aumento delle tariffe.
Adesso basta..!! Quanto ancora dovremo sopportare questa gestione fallimentare? chiediamo interventi immediati e il ripristino immediato delle corse ferroviarie soppresse. Pretendiamo dalla Regione Abruzzo trasparenza sulla gestione di TUA S.p.A, e un piano urgente per la manutenzione e la rimessa in servizio dei treni.
Così come ampiamente preannunciato e dopo aver informato tutti i consiglieri regionali, faremo partire oggi stesso la denuncia all’organo di controllo nazionale, ovvero all’Autorità di Regolazione dei Trasporti (ART), per fare piena luce su questa situazione vergognosa.
E mentre TUA smantella il servizio ferroviario, la Regione Abruzzo continua ad aumentare le tasse con le addizionali regionali. Sanità e trasporti: tasse e tariffe dei titoli di viaggio aumentati a fronte di servizi essenziali indecenti. Un combinato disposto che penalizza pendolari, studenti e lavoratori, lasciandoli senza alternative valide. Gli Abruzzesi meritano un Trasporto Pubblico degno di questo nome, non questo disastro”. Si legge così in una nota di Filt Cgil.