Al Comune di Città Sant’Angelo servono 120mila euro per acqua, luce e gas: “Quarta variazione di bilancio”
Città Sant’Angelo. “Il bilancio di previsione 2025, approvato dall’amministrazione Perazzetti a novembre con largo anticipo e accompagnato da dichiarazioni entusiaste, si è dimostrato fin da subito inadeguato a coprire le reali spese dell’Ente”.
A dirlo è il gruppo d’opposizione del centrosinistra di Città Sant’Angelo, Visione Comune, che afferma: “Già nei primi mesi del nuovo anno, infatti, si sono rese necessarie ben tre variazioni d’urgenza. Non sono tuttavia bastate, perché nel prossimo Consiglio Comunale verrà proposto il quarto intervento correttivo dall’inizio del 2025. La modifica, che sarà discussa in aula, riguarda un incremento di 120.000 euro per quanto concerne i capitoli di spesa relativi al pagamento delle utenze essenziali: luce, acqua e gas”.
“Proprio nei giorni scorsi gli esponenti della Giunta hanno posto l’accento sul corposo avanzo di amministrazione relativo al 2024. Nessun accenno invece alla quarta variazione di bilancio dall’inizio dell’anno, sintomo di una chiara sottostima delle spese da sostenere nel 2025”, proseguono i consiglieri comunali Di Silvestre, Fabbiani, Pratense, Galli e Ciavattella, “Appare chiaro a questo punto come la scelta di approvare il bilancio in tempi record, cioè a novembre, fosse dettata esclusivamente da ragioni politiche, ovvero vantare un primato temporale a riprova del buon governo Perazzetti. Peccato che la realtà sia un’altra, perché per correggere una previsione profondamente lacunosa, che non garantiva nemmeno la copertura delle spese da sostenere fino a giugno, sono state necessarie ben quattro variazioni nel giro di pochi mesi”.
“Un ricorso eccessivo e ingiustificato alle variazioni compromette la credibilità del sistema e svuota di significato la stessa funzione programmatoria Il bilancio di previsione, sottolineano ancora l’opposizione che conclude: “L’equilibrio di bilancio per il 2025 è stato raggiunto attraverso un’evidente sottostima delle spese. E oggi ne vediamo le conseguenze: si interviene a posteriori, rattoppo dopo rattoppo, a scapito della buona amministrazione e della fiducia dei cittadini.
