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Omicidio Caldarelli, Cardelli confessa. Il precedente con un uomo rapinato dalla coppia

Cardelli e Di Pancrazio ascoltati in carcere

Corropoli. Sarà effettuata sabato 19 aprile, all’obitorio del Mazzini di Teramo, l’autopsia sulla salma di Martino Caldarelli, l’ex dj di Isola del Gran Sasso, ucciso durante una colluttazione in un casolare di Corropoli, al culmine di una trappola di natura sessuale nella quale era stato attirato.

La procura di Teramo (titolare dell’inchiesta è Elisabetta Labanti) ha affidato l’incarico per eseguire l’autopsia al medico legale Donatella Fedeli.
E quello dell’autopsia rappresenta un passaggio importante nella ricostruzione di una vicenda drammatica, di un delitto efferato e per il quale ci sono due indagati: Andrea Cardelli, 41 anni di Corropoli e la compagna, Alessia Di Pancrazio, 26 anni, di Giulianova. Entrambi sono in carcere, anche per un altro episodio accaduto tre giorni prima il delitto avvenuto, con ogni probabilità nel casolare di campagna dove viveva la coppia a Corropoli.

L’arma del delitto. I carabinieri del reparto scientifico del comando provinciale dell’Arma, sono tornati nella masseria dove Martino Caldarelli, con ogni probabilità, è stato ucciso. Prima accoltellato in camera da letto e poi finito nel fienile sottostante. Questo sembra emergere dai vari rilievi. E al momento non si trova l’arma del delitto.

Il precedente. C’è in inquietante precedente, che aveva fatto scattare una prima misura cautelare nei confronti della coppia per rapina e sequestrato di persona, avvenuto tre giorni prima del delitto. Un uomo di Corropoli, conoscente di Cardelli, era stato adescato nel casolare di Corropoli nella stessa maniera, attraverso i social. Poi, minacciato con un coltello da Cardelli e aggredito con un tubo di gomma e un tergicristallo dalla donna, che temevano della sua denuncia. L’uomo, rapinato, era poi riuscito a scappare. Ma denunciando l’episodio, facendo scattare le indagini che si sono in qualche modo intersecate con la morte di Caldarelli.

Interrogatorio. I due, nella giornata di oggi, sono stati ascoltati in carcere relativamente al primo episodio, non sull’omicidio dell’uomo di Isola del Gran Sasso. Per il quale sono destinatari di un altro procedimento e per il quale devono rispondere di omicidio volontario e occultamento di cadavere. Andrea Cardelli, il 41enne nel corso di un interrogatorio per una precedente rapina, ha reso una spontanea e piena confessione in ordine al delitto. L’uomo sarà interrogato di nuovo dal magistrato nei prossimi giorni. Lo riferisce la Tgr Abruzzo della Rai. Cardelli e la compagna, Alessia Di Pancrazio, oggi sono stati ascoltati dal magistrato per una precedente rapina. Solo pochi
giorni fa, infatti, i due avevano tentato di adescare un altro uomo, che era riuscito a non cadere nella trappola, a differenza di Caldarelli. Dopo un contatto sui social, la donna ha convinto il 48enne a raggiungerlo nell’abitazione di Corropoli dove viveva con il compagno per consumare un rapporto sessuale. Nell’abitazione è nata una violenta colluttazione: Caldarelli è stato prima
accoltellato e poi colpito con una vanga. Il suo corpo è stato buttato in un invaso artificiale a pochi chilometri di distanza. Delle indagini si sono occupati i carabinieri, coordinati dalla Procura di Teramo.

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