
Spoltore. Ha agito con estrema cura la banda che, la notte tra Sabato Santo e Pasqua, ha fatto esplodere il postamat dell’ufficio postale di via Gran Sasso a Santa Teresa di Spoltore.
Da una prima stima, il bottino ammonterebbe a circa 50mila euro: un grosso carico di banconote predisposto, quindi previsto dai criminali, per il prelievi del lungo weekend pasquale.
Come ricostruito dai carabinieri del reparto operativo di Pescara, in 2 hanno assaltato il postamat con una variante della tipica tecnica della marmotta: una carica esplosiva è stata usata per staccare il macchinario dai blocchi che lo ancoravano alla parete, anziché sventrarlo, ed è poi stato portato via per essere più comodamente aperto.
Per la fuga, quasi certamente in collaborazione con altri complici, è stata usata una Fiat Panda poi ritrovata, bruciata, a Pescara Colli. La banda avrà, quindi, usato un’auto, non ripresa dalle telecamere delle Poste, per completare la fuga senza finire nel radar di eventuali posti di blocco.