
Fossacesia. È stato approvato nel corso dell’ultima Giunta comunale il Piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche (PEBA) del Comune di Fossacesia.
“Il PEBA approvato – dichiara il Sindaco Enrico Di Giuseppantonio – è lo strumento finalizzato a individuare, classificare, mappare, progettare e pianificare gli interventi necessari al superamento delle barriere architettoniche, al fine di consentire a tutti l’accessibilità ad edifici, servizi e spazi pubblici. Questo favorisce l’integrazione sociale, la sicurezza, la qualità della vita e la mobilità per tutti i cittadini: dalle persone con disabilità motoria, sensoriale e cognitiva, agli anziani e ai genitori con il passeggino”.
“La proposta progettuale – spiegano gli Assessori ai Lavori Pubblici e alle Politiche Sociali, Danilo Petragnani e Mariangela Galante – è nata con il contributo attivo delle associazioni del territorio portatrici di interesse, attraverso la costituzione di un tavolo tecnico-amministrativo. Sono state analizzate le condizioni di accessibilità degli edifici pubblici e degli spazi urbani – come giardini, parchi, marciapiedi, parcheggi, piazze, piste ciclabili – predisponendo un piano di intervento con priorità e relativi costi. Il territorio è stato suddiviso in tre zone urbane: il centro capoluogo, la Marina e la frazione di Villa Scorciosa”.
Il PEBA di Fossacesia è stato redatto dallo Studio di Ingegneria Riccardo La Morgia e Associati di Lanciano, grazie a un contributo di 15.000 euro del Dipartimento Territorio e Ambiente – Servizio Edilizia Sociale della Regione Abruzzo, in ottemperanza alla Legge Regionale n.11 del 2008, come modificata dalla L.R. n.10 del 2024, che ha sancito l’obbligo per le amministrazioni comunali di approvare tale strumento per promuovere l’eliminazione delle barriere architettoniche e garantire l’accessibilità urbana.
“Si tratta di un documento di programmazione flessibile, che potrà essere arricchito di ulteriori contenuti – conclude il Sindaco, Enrico Di Giuseppantonio – ma che già ora rappresenta un punto di svolta. Interviene soprattutto sull’edilizia più datata del nostro territorio, che necessita di modifiche anche importanti, in particolare per quanto riguarda i marciapiedi. Ora abbiamo lo strumento per intercettare i fondi destinati ai lavori di abbattimento delle barriere architettoniche, avendo già a disposizione un piano triennale preciso, puntuale e condiviso con le associazioni portatrici di interesse”.