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Teramo

Nereto, pasticcio dell’area produttiva: Comune condannato per oltre 800mila euro

Nereto. Il Comune di Nereto viene condannato, dal Tar, a pagare un risarcimento di 830mila euro per quello che, nel corso degli anni, si è trasformato in una sorta di pasticcio per la pianificazione e realizzazione della nuova zona artigianale.

 

Nelle ultime ore, infatti, all’Ente è stata protocollata la sentenza del tribunale amministrativo, relativa ad un ricorso presentato, tra il 2017 e il 2018, dalla società Centro Servizi Vibrata, per i danni lamentati, e in parte riconosciuti, per l’inerzia del Comune nella realizzazione, mancata, di una strada di collegamento.
E nel caso di specie, non si tratta dell’unico contenzioso nato per quella zona produttiva, la cui pianificazione risale ai primi del 2000.

“Abbiamo valutato l’opportunità di proporre, nell’immediatezza, l’impugnazione davanti al Consiglio di Stato ed alla richiesta cautelare al fine di sterilizzare l’esecutività del provvedimento”, sottolinea il sindaco, Daniele Laurenzi.
“Da quando mi sono insediato come sindaco del nostro comune (giugno 2018) insieme a tutta l’ amministrazione del primo mandato e del secondo, nell’ottica del principio del buon padre di famiglia abbiamo riconosciuto debiti fuori bilancio, e sottoscritto transazioni per contenziosi (prevalentemente per la nuova zona produttiva e per l’ex personale a tempo determinato) riconducibili ad attività di gestione intraprese da precedenti amministrazioni per un totale di oltre 900mila euro.

Nel nostro mandato, dal giugno 2018 fino ad oggi, non risulta un solo euro di debito perché la nostra amministrazione non ha generato alcun contenzioso, inoltre il bilancio pubblico nella parte corrente è in perfetto equilibrio.
Continueremo ad affrontare la sfida della risoluzione dei contenziosi ereditati con lo stesso impegno prediligendo, laddove possibile e sostenibile per gli equilibri di bilancio, trattative orientate alla composizione bonaria delle controversie, sulla cui opportunità più parti convergono.
Contestualmente abbiamo già avviato negli ultimi anni tutta una serie di correttivi elaborati proprio per affrontare la situazione, tali misure necessariamente si sostanziano, in primis, nella compressione delle spese e l’accertamento-riscossione delle entrate.
In tale contesto difficile invitiamo tutto il consiglio comunale a lavorare nella stessa direzione, nell’interesse esclusivo della nostra comunità, concentrando tutte le nostre energie sui veri temi e problemi che potrebbero comportare serie criticità”.

Ecco cosa dice la sentenza. Prevede la risoluzione delle convenzioni del luglio 2003 e del luglio 2004 nella parte nella quale si prevedeva la realizzazione dello svincolo su via I Maggio (strada del Lago Verde).
Condanna il Comune al pagamento in favore della ricorrente della somma di € 830.513,04, a titolo di risarcimento danni, somma così ripartita:

– € 193.980,00 a titolo di risarcimento per il lucro cessante derivante dalla risoluzione del contratto di sublocazione stipulato con la alla Errepi Elettronica;

– € 472.533,04 per i lavori di adeguamento sostenuti per concedere i locali in sublocazione;

– € 164.000,00 per la perdita di chance di ulteriori guadagni;

Condanna il Comune di Nereto alla restituzione del contributo versato dalla ricorrente per l’acquisizione delle aree pari a € 92.914,50.

 

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