
Val Vibrata. “25 aprile, buono come il pane, bello come l’antifascismo”: l’Antifascismo e la Resistenza non si intimidiscono e non si processano e l’ANPI Val Vibrata esprime tutta la propria solidarietà nei confronti di Lorenza Roiati oggetto di una volontà intimidatoria nella giornata di Festa del popolo italiano che celebrava la Liberazione dalla dittatura fascista e dall’occupazione nazista.
Il 25 Aprile 2025 di ottanta anni fa l’Italia fu liberata dal nazifascismo: “fummo liberati dall’occupazione nazista e dai complici fascisti di Hitler; fummo liberati dal gigantesco ed infernale massacro della seconda guerra mondiale con decine di milioni di morti, dal carico dell’olocausto, delle deportazioni e sterminio prodotti dal fascismo e dal nazismo”, si legge in una nota.
L’ANPI Val Vibrata ha pervicacemente voluto condividere questa ricorrenza con le istituzioni ed i cittadini, dando vita ad una serie di eventi assolutamente significativi sia sotto il profilo qualitativo che per la straordinaria partecipazione che li hanno caratterizzati.
È stata una celebrazione che ha inevitabilmente risentito della figura di Papa Francesco il cui pontificato è stato caratterizzato, tra l’altro, da una costante denuncia contro l’isterismo bellicista, definendo la corsa al riarmo una PAZZIA, e la necessità di porre fine al genocidio perpetrato nei confronti del popolo Palestinese a Gaza.
Martinsicuro, Torano, Nereto, come ANPI Val Vibrata abbiamo celebrato in questi tre Comuni il 25 aprile, la lotta di Resistenza e reso onore alle partigiane ed ai partigiani che hanno sacrificato la loro vita per consegnarci una Costituzione e una Repubblica che si reggono sui pilastri valoriali fondanti di quella lotta di popolo: libertà, democrazia, uguaglianza, pace e lavoro!
E’ stata una mattinata densa di emozioni e tutti gli eventi sono stati segnati significativamente dalla presenza dell’ANPI Val Vibrata; un ringraziamento viene rivolto al sindaco di Martinsicuro, Massimo Vagnoni, di Torano Nuovo, Anna Ciammariconi, e di Nereto, Daniele Laurenzi.
A Martinsicuro, davanti alla sede civica ed in completa condivisione della esortazione di Pietro Calamandrei incisa sulla lastra affissa alla parete “Se volete andare in pellegrinaggio, nel luogo dove è nata la nostra Costituzione, andate nelle montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati, nei campi dove furono impiccati, dovunque è morto un italiano, per riscattare la libertà e la dignità: andate lì, o giovani, col pensiero, perché lì è nata la nostra Costituzione”, il Sindaco ha voluto sottolineare la necessità di celebrare “la Liberazione dal nazifascismo con spirito unitario da tutti gli italiani tenendo sempre fermi i valori della democrazia, della libertà e della pace, consacrati nella nostra Costituzione, dicendo con ancora più forza no alle guerre e portando con noi quotidianamente i valori della Resistenza contro ogni forma di dittatura”.
Natalia Marino, componente del Comitato Politico Nazionale dell’ANPI e Direttrice della Rivista Patria Indipendente, nel ringraziare le Istituzioni, ha sottolineato il contributo alla lotta di Resistenza offerto dall’Abruzzo, con le gloriose gesta della Brigata Maiella e del 22.mo Reggimento di artiglieria, il reparto che a Cefalonia ebbe il coraggio di opporsi ai nazisti, e dai Partigiani del Teramano che, nel primo scontro a campo aperto a livello nazionale, fronteggiarono i nazifascisti a Bosco Martese; l’esponente nazionale ha ricordato che nel Teramano ci sono stati almeno 3.457 partigiani combattenti, di cui 318 donne. I riconosciuti in Val Vibrata sono ben 320 e i Caduti almeno 90, morti in battaglia o uccisi per rappresaglia.
Il 25 Aprile è la Festa del popolo italiano, quel popolo nato dalla Resistenza, vittoriosa che ha conquistato la democrazia, ha portato il nostro Paese al voto alle donne e alla nostra bellissima Costituzione.
A Torano Nuovo, il Sindaco, Anna Ciammariconi, nel ribadire il significato ed il valore della Festa di Liberazione dal nazifascismo, ha ricordato il ruolo fondamentale che le Donne hanno svolto nella Lotta di Resistenza; un contributo straordinario quello che le donne hanno saputo offrire nella lotta di Liberazione dalla dittatura fascista e dall’occupazione, fatto di partecipazione diretta sul campo di battaglia e di comunicazione le famose staffette per portare messaggi, medicine, cibo, giornali, armi, esplosivi a totale rischio della vita, ma anche di cura verso tutti coloro che erano impegnati nella meravigliosa lotta di Resistenza. Il Sindaco ha voluto sottolineare alcune esortazioni di Papa Bergoglio, coerenti con i principi affermatisi con e dalla Resistenza, riferendosi, in particolare, alla sua “cura della casa comune” ed all’importanza della memoria e della storia dai tentativi di de-costruzione del passato e dal rischio di nuove e preoccupanti forme di “colonizzazione culturale”, con l’invito ai più giovani a rifuggire da questo rischio e coltivare la memoria; invito raccolto dal Vice-Sindaco delle ragazze e dei ragazzi di Torano Nuovo, Davide Bizzarri, il quale ha letto un passaggio del discorso di Calamandrei agli studenti sulla Costituzione (1955).
Il Presidente della Sezione ANPI Val Vibrata ha voluto ricordare che la Resistenza è stato un meraviglioso movimento di popolo in cui ragazzi e ragazze di varia estrazione sociale e politica (comunisti, socialisti, liberali, azionisti, cattolici) ma anche appartenenti alle forze armate ed alle forze dell’ordine, sono stati spinti a sacrificare la propria vita dai valori della Libertà, Eguaglianza, Democrazia, Solidarietà, Lavoro e Pace; pilastri valoriali della Lotta di Resistenza che hanno trovato sistematica ed organica codificazione nella nostra Carta Costituzionale.
Princìpi e valori che costituiscono l’elemento unificante di noi italiani, il cemento che ci porta a riconoscerci nella Carta Costituzionale, e che sono condensati in una sola parola ANTIFASCISMO.
Sono principi e valori che non devono rimanere lettera morta, inchiostro sulla carta inchiostro sulla Carta, ma come ebbe a sollecitare il Presidente Partigiano, Sandro Pertini, devono essere costantemente tenuti come punti di riferimento e guida permanente del nostro agire quotidiano; mai come oggi quelle parole sono profetiche a fronte di un isterismo bellicista, della volontà di formare ed abituare i giovani alla guerra, da continui attacchi alla democrazia, alla libertà di espressione e di manifestazioni del pensiero critico, dell’accentuazione impressionante del divario tra ricchi e poveri. Ora come allora, come hanno fatto i Partigiani, dobbiamo lottare per difendere ed affermare quegli stessi valori, costi quel che costi.
All’evento di Nereto, che ha registrato una partecipazione superiore ad ogni aspettativa tenuto conto della pioggia, ed a cui ha partecipato il Comandante della locale Stazione dei Carabinieri, M. M. Marco Di Paolo, dopo una introduzione del Presidente dell’ANPI Val Vibrata, il Sindaco, Daniele Laurenzi, ha portato il proprio saluto e quello dell’Amministrazione sottolineando il valore unificante della Festa di Liberazione dal nazifascismo; il Sindaco ha posto l’accento sulla necessità di affermare quotidianamente in concreto i valori e gli ideali che hanno spinto i partigiani e le partigiane a sacrificarsi per consegnarci una Italia libera e democratica sottolineando, come più volte richiamato da Papa Francesco, che viviamo una situazione internazionale e nazionale segnata da una incomprensibile corsa al riarmo ed alla sopraffazione come sta avvenendo in gaza a danno del popolo palestinese.
Il presidente della locale Sezione dell’Associazione Nazionale Famiglie dei Caduti e Dispersi in Guerra, Stefano Di Biase, il 25 Aprile come un giorno di impegno costante contro ogni forma di tirannia e ingiustizia, valorizzando i principi di Democrazia, solidarietà e giustizia sociale; è importante ricordare coloro che hanno sacrificato la propria vita per la liberazione dell’Italia dal Nazi Fascismo, e per la costruzione di un futuro più giusto e democratico, non bisogna dimenticare la storia della Resistenza, e di impegnarsi a contrastare ogni forma di revisionismo storico o di negazionismo.
L’evento è stato concluso con l’apposizione di una corona d’alloro in onore della Resistenza.