Teramo. Un incubo durato 48 ore al termine del quale la vacanza, attesa un intero anno, sfuma e con essa i soldi già anticipati per il volo.
A raccontare la disavventura è una coppia di Teramo protagonista, suo malgrado, di una situazione paradossale.
E in una lunga mail, la coppia racconta ogni singolo passaggio della vicenda: compresa la partenza verso Napoli, sede di partenza, del volo del 16 luglio (Napoli-Zante delle 14.15) con la compagnia Volotea.
Non si tratta di low-cost, come tengono a ribadire i due teramani, di un volo pgato 430 euro.
Inizio dell’incubo. Il volo in partenza per l’isola di Zante non c’è, o meglio: viene continuamente rinviato, dalle 17, poi alle 18 “senza nessuna spiegazione logica e anche l’aeroporto di Napoli se ne lava le mani dicendo che la colpa è della compagnia aerea”.
Dalle 18.00 lo rimandano ulteriormente alle 00.50, utilizzando come scusante che il Volotea avrebbe mandato un aereo da Cagliari. Ovviamente, aereo che non è mai arrivato, perché alle ore 18.37 ci arriva un messaggio che il volo è stato riprogrammato per il giorno dopo alle ore 10.00 e di consultare un link arrivato tramite sms sui diritti di alloggio, assistenza e trasporto.
Lunedì 17 alle ore 8.00 scendiamo nuovamente all’aeroporto di Napoli, proviamo ad effettuare l’ingresso per i controlli di sicurezza e e veniamo bloccati perché le carte d’imbarco sono del giorno precedente, (quando il personale Volotea ci aveva comunicato che le carte d’imbarco sarebbero rimaste le stesse).
Ci dirigiamo al check-in per ricevere le nuove carte d’imbarco e ci tengono dalle 8.30 fino alle 12.30 all’interno della fila del check-in, stretti gli uni agli altri, in piedi, fermi per 4 ore.
Dopo tutte queste ore di attesa, stampano le nuove carte d’imbarco, il personale dell’aeroporto di garantisce la partenza poiché l’aereo sta aspettando solo noi.
Arriviamo al gate indicatoci e si da al via la solita tiritera del personale dell’aereo porto al telefono che cerca indicazioni sul nostro volo e difatti: Volo ritardato alle ore 14.00
In quel momento si scatena il putiferio e viene chiamata la polizia per cercare di attenuare gli animi, distribuendo un voucher di 20 euro per il pranzo.
Abbiamo atteso ulteriori 6 ore in aereo porto per il volo delle ore 20.20
Ma che dire? Siamo tornati al gate all’ora prevista ed il personale dell’aereo porto ci ha di nuovo preso in giro simulando l’apertura del gate, prendere i loro effetti personali e andando via lasciandoci di nuovo al gate senza alcuna informazione in merito e senza rispondere alle nostre richieste di aiuto.
Da lì tutti i passeggeri hanno cercato di boicottare il volo per Nantes che sarebbe partito con Volotea da lì a poco.
La polizia di nuovo ha cercato di mantenere gli animi calmi fino le 23 ,momento in cui abbiamo deciso di perdere le speranze e andare via, lasciandoci alle spalle la settimana di ferie tanto attesa da gennaio oramai rovinata e tutti i soldi della vacanza pagata oramai persi amareggiati,delusi e più stressati di prima”.