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Pescara

A Pescara i primi laureati del corso di Ingegneria Biomedica

Un titolo di studi tra i più ricercati nel mondo del lavoro

Pescara. Verranno proclamati il 28 luglio alle 10.00, nella sede di viale Pindaro, i primi laureati del corso di laurea triennale in Ingegneria Biomedica dell’Università d’Annunzio di Pescara.

“Grazie a questo titolo, tra i più ricercati nel mondo del lavoro odierno, gli studenti potranno inserirsi proficuamente sia nel settore privato che in quello pubblico”, dice Enrico Spacone, Presidente del Corso di Laurea di Ingegneria Biomedica Triennale., “Il curriculum di studi è infatti stato definito di concerto con gli stakeholders del territorio al fine di garantire la massima occupabilità, ovviamente preservando per gli studenti la possibilità di proseguire il proprio percorso didattico con una Laurea Magistrale, se lo vorranno”.

“Questi primi laureati rappresentano al tempo stesso un punto di arrivo e un punto di partenza per l’Ateneo, poiché certificano il buon lavoro svolto dagli organi amministrativi e aprono la strada per altri studenti che in numero notevole stanno dimostrando apprezzamento per l’offerta formativa.  Sono infatti più di 400 gli studenti che ad oggi sono iscritti al corso”, aggiunge Oriana Trubiani, Direttore del Dipartimento di Tecnologie Innovative in Medicina & Odontoiatria, co-promotrice del corso di laurea

“A questo proposito”, commenta Alessandro Fraleoni Morgera, Presidente del Corso di Laurea di Ingegneria Biomedica Magistrale recentemente avviato dall’Ateneo, “l’Università di Chieti-Pescara è fiera di poter presentare ai nuovi laureandi anche due differenti curricula di Laurea Magistrale, improntati da una parte a materiali e tecnologie per la biomedicina, e dall’altra al crescente campo dell’informatica in ambito biomedico, che spazia dalla telemedicina al virtual hospital, fino ad arrivare alle frontiere delle protesi attive e della robotica medica.  Ci auguriamo che questi due nuovi percorsi magistrali possano incontrare le aspettative e le necessità dei nostri ragazzi, per dare loro le opportunità di lavoro in un campo scientifico e tecnologico che si prevede avrà grandi sviluppi nei prossimi anni”.

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