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Chieti

Aree interne, il Sangro-Aventino diventa caso di studio

Chieti. L’obiettivo, che è quasi una sfida, è comune: garantire a tutti i cittadini, ovunque risiedono, l’assistenza e la protezione socio-sanitaria di cui hanno necessità, pensando in special modo ai malati cronici e ai fragili. Questo il terreno di confronto per la Asl della provincia di Chieti con la Scuola Superiore “Sant’Anna” di Pisa, che con i ricercatori del Centro “Health Science” è impegnata nel progetto “Proximity care”, finalizzato a favorire il miglioramento dei servizi sanitari socio-sanitari nelle aree interne della provincia di Lucca. Questa mattina si è svolto il primo incontro, a cui hanno preso parte i dirigenti medici del territorio della Asl, Milena Vainieri, responsabile del Laboratorio Management e Sanità di Pisa e il Direttore generale Thomas Schael, quest’ultimo convinto della necessità di un confronto su metodo di lavoro, azioni e strategie.

“In comune abbiamo la volontà di rovesciare il paradigma della storia sanitaria – sottolinea Schael – portando in primo piano le aree interne, da sempre fanalini di coda del sistema salute, divenute ora per una scelta precisa luogo di sperimentazione e innovazione. Nel confronto con gli studiosi di Pisa abbiamo scelto di portare principalmente l’esperienza del Sangro-Aventino, la nostra avanguardia, dove sono già realtà consolidate l’ambulatorio della fragilità, l’ospedale di comunità, l’unità complessa di cure primarie. E siamo anche pronti, dopo la pausa estiva, a introdurre l’infermiere di comunità”.

Con i ricercatori della Scuola Sant’Anna ci si ritroverà per un focus su connettività e digitale, temi fondamentali per potenziare la telemedicina.

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