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Abruzzo

Malati oncologici: la Corte Costituzionale approva la legge abruzzese

La pronuncia della Corte Costituzionale pone fine a una situazione incresciosa, esprimendosi a favore di molto malati oncologici abruzzesi. Sono state infatti riconosciute le nostre istanze in merito alla possibilità di ottenere parrucche e strumenti di natura estetica da parte dei malati oncologici.

 

È stato riconosciuto che la Regione Abruzzo garantisce queste prestazioni con risorse non destinate alla sanità, bensì al settore sociale. Lo Stato aveva sostenuto che queste prestazioni rappresentavano misure di assistenza ‘supplementare’ (c.d. extra Lea). Si tratta invece di una legge voluta e pensata per migliorare la qualità della vita e supportare psicologicamente i malati oncologici.

La Corte Costituzionale ha così condiviso le argomentazioni sostenute dalla Regione Abruzzo, rigettando le censure statali alla L.R. 28/21 che prevede misure a favore dei pazienti oncologici sottoposti a chemioterapia, ‘supportandone il miglioramento della qualità della vita, il ritorno al lavoro e alla socialità e sostenendo i disagi psicologici derivanti dalla malattia e dalle cure’. Ringrazio l’avvocatura regionale che ha saputo rappresentare le ragioni della Regione non solo giuridicamente ma supportando le azioni politiche messe in atto a favore dei malati oncologici, difendendo tanti malati che grazie a queste misure avranno strumenti capaci di fare vivere loro relazioni sociali più serene nonostante la malattia”. Lo ha dichiarato il presidente della Regione, Abruzzo Marco Marsilio.

 

Vogliamo rendervi partecipi di una vicenda a lieto fine. Ricorderete come nel giugno 2020, presentammo un progetto di legge finalizzato al riconoscimento di un contributo economico all’acquisto di parrucche e altri trattamenti per i pazienti oncologici, oltre all’istituzione di una banca dei capelli, al fine di favorire la cultura della donazione. Una legge poi sostenuta da tutte le forze politiche presenti in Consiglio regionale.

Dopo essere rimasta a lungo intrappolata nelle maglie della burocrazia regionale, anche dopo la sua approvazione, la legge in questione era stata impugnata dal Governo in quanto, a fronte del Piano di Rientro dal disavanzo sanitario, sarebbe stato impossibile finanziare prestazioni al di fuori dei livelli essenziali di assistenza.

La legge prevedeva per i pazienti sottoposti a chemioterapia: l’acquisto di parrucche, la dermopigmentazione e il trucco permanente, i caschetti refrigeranti, ma anche la “banca dei capelli” per radicare la cultura della donazione oltre ad altri sostegni come l’attività di ascolto e sostegno per i pazienti e la partecipazione delle associazioni

Poco fa ci è pervenuta la sentenza della Corte Costituzionale, che riconosce la piena legittimità del sostegno economico. La sentenza n. 176/2023, depositata qualche ora fa, riconosce le ragioni della Regione Abruzzo. Riportiamo testualmente: «Si tratterebbe, quindi, di prestazioni afferenti “al settore sociale e della vita di relazione degli individui”, che non configurerebbero “un livello di assistenza sanitaria supplementare” precluso alle Regioni soggette a un Piano di rientro. L’intervento normativo avrebbe dunque coerentemente posto i relativi oneri finanziari a carico della Missione 12 (Diritti sociali, politiche sociali e famiglia) e non della Missione 13 (Tutela della salute), senza distogliere né ridurre le risorse destinate al Piano di rientro e, quindi, alla sanità».

Ora, dopo tanto tempo perso, la sfida sarebbe di fare in modo che gli avvisi per il finanziamento (che dovrebbero essere già pronti da come ci era stato riferito) siano pubblicati al più presto per rendere la legge esecutiva già nel 2023, altrimenti sarà rifinanziata per l’anno 2024. Ribadendo tutta la nostra soddisfazione per questa conquista di civiltà, ci auguriamo che la Giunta Marsilio ora si attivi celermente per l’erogazione dei contributi.

Vogliamo ringraziare tutte le associazioni che ci sono state vicine, l’associazione “I colori della vita”, poiché da sempre è impegnata nel supporto ai pazienti in cura oncologica, in particolar modo le donne che vivono la calvizie indotta come uno stigma sociale, e perché non ha mai smesso di portare avanti questa battaglia sollecitandone l’iniziativa e la difesa, il dott. Ennio Orsini per il fattivo contributo. Un ringraziamento ci sentiamo di farlo inoltre alla direzione del servizio legislativo della Regione Abruzzo e all’Avvocatura per questo risultato.

I Consiglieri Regionali
Antonio Blasioli
Marianna Scoccia

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