Aumenti tariffe trasporto urbano a Teramo, “Dipenderanno dalla Regione”
L'assessore Cavallari replica alle dichiarazioni del consigliere Rabbuffo
“La politica tariffaria sul trasporto pubblico locale spetta alla Regione e se ci saranno aumenti non dipenderanno in alcun modo dal Comune. Le dichiarazioni allarmistiche del consigliere di minoranza Berardo Rabbuffo rispetto ad eventuali responsabilità dell’ente sono dunque prive di fondamento. Invece di lasciarsi andare a futili polemiche, lo invitiamo ad intervenire sulla Regione, dove il suo partito è espressione della maggioranza, affinché riconosca a Teramo il dovuto chilometraggio”.
Così l’assessore con delega a mobilità e trasporti Giovanni Cavallari, che interviene in merito all’allarme lanciato dal consigliere di opposizione Berardo Rabbuffo sull’aumento del costo dei biglietti del traporto pubblico locale.
Aumento che il consigliere legherebbe all’abbattimento dei costi che il Comune andrà a sostenere da qui ai prossimi tre anni. Da qui la necessità di un chiarimento da parte dell’assessore competente.
“Fino al 2023 il Tpl era in regime di concessione di servizio, con la Regione che erogava un contributo sulla scorta del chilometraggio riconosciuto – spiega Cavallari – adesso, invece, con il passaggio al contratto di servizio le somme stanziate dalla Regione sono legate a un Pef che, ovviamente, prevede tutta una serie di obiettivi che il gestore deve raggiungere. E tra gli obiettivi fissati dalla Regione c’è quello di recuperare una fascia di utenza persa durante il periodo del Covid, attraverso un miglioramento del servizio, e quindi avere maggiori entrate. Se ci dovessero essere degli aumenti, essendo la politica tariffaria appannaggio della Regione, non sarà certamente una responsabilità del Comune. Comune che in questi cinque anni, durante la nostra amministrazione, a fronte dell’inerzia della Regione, ha messo in campo ogni azione volta ad impedire l’incremento tariffario e a migliorare e potenziare con proprie risorse la quantità e la qualità del servizio”.
Per coprire l’eccedenza dei costi del servizio a carico del Comune, è in corso di sottoscrizione con il gestore un sotto contratto di servizi, perfettamente aderente a quello della Regione Abruzzo, che ha portato a inserire nell’ultima variazione di bilancio 205.000 euro per il 2023, 143.000 per il 2024 e 120.000 per il 2025. “Si tratta di somme che andranno a coprire il costo dell’Iva, che non era previsto quando la Regione erogava il contributo – conclude Cavallari – e l’aumento del costo del lavoro e del carburante. Si tratta dunque di somme che interessano aspetti differenti rispetto alla tariffa del biglietto che, ribadiamo, viene decisa invece dalla Regione”.
“Come amministrazione ribadiamo la nostra piena disponibilità al confronto e alla collaborazione con la Regione per risolvere tutte le criticità del trasporto pubblico locale – commenta il sindaco Gianguido D’Alberto – e invitiamo le forze politiche che oggi sono minoranza in Comune, ma maggioranza in Regione, a intervenire sulla Regione stessa per affrontare finalmente e definitivamente i problemi del Tpl, a partire dall’aumento del chilometraggio per Teramo, da noi sempre richiesto, riequilibrando il diritto alla circolazione dei cittadini teramani rispetto a quello dei cittadini delle altre città e province abruzzesi”.