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Pescara

Aggressione omofoba a Pescara: “La politica non può ignorare”

Pescara. Arriva da più parti la dura condanna all’aggressione omofoba subita a Pescara da un giovane del teramano all’uscita da un locale della riviera pochi giorni fa. E subito si trasforma in polemica politica.

“L’ennesima aggressione di matrice omofoba dei giorni scorsi conferma che nella nostra città questo problema esiste ed è tale anche per colpa dell’indifferenza di un’amministrazione di centrodestra che continua a negarlo e ad ignorarne i segnali”. Questo il commento del consigliere comunale M5S Paolo Sola, a margine dell’episodio avvenuto nei giorni scorsi, raccontato proprio dalla presunta vittima, un ragazzo teramano di 35 anni che sarebbe stato aggredito sul lungomare di Pescara dopo aver trascorso una serata gay-friendly in uno stabilimento balneare. “Se dovesse trovare conferma che, come sembra, protagonisti dell’aggressione sono dei ragazzi giovanissimi, sarebbe grave continuare a negare l’esistenza di un problema che è, innanzitutto, profondamente culturale – prosegue Sola – problema di cui le istituzioni locali dovrebbero farsi carico. Aver svilito e irriso, invece, tutte le proposte degli ultimi anni, dall’istituzione di un garante per i diritti della comunità LGBTQ+ all’inserimento di progetti d’informazione sull’identità di genere e orientamento sessuale negli assi tematici del piano sociale, rappresenta la peggior forma di disinteresse spesso complice di questi episodi. Come gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle Pescara torneremo a chiedere a questa amministrazione di farsi carico di iniziative di sensibilizzazione – conclude – e non possiamo che condannare fermamente questa ennesima aggressione ed esprimere tutta la nostra solidarietà al ragazzo colpito”.

Polemica che sale a livello nazionale, con la senatrice Di Girolamo – sempre del M5S- che aggiunge: “Vergognoso che accadano di queste cose, triste e veramente preoccupante che ci sia una tale mancanza di educazione, cultura e sensibilità. Ovviamente anche questa volta gli scemi di turno hanno agito in gruppo per poi scappare, rispettando il perfetto copione del branco di idioti privi di ogni senso civico. Frustrati, che sentono il bisogno di essere riconosciuti come forti perché deboli e privi di libertà, schiavi di menti mediocri. La paura dell’altro e il desiderio di sopraffazione di chi percepito come “diverso” sono sintomo di una società malata e frutto di fallimenti a diversi livelli. Un abbraccio al ragazzo aggredito e al suo compagno, alle loro famiglie e a tutti i loro amici. Noi siamo dalla sua parte e continueremo a batterci per un Paese civile. Spero che i responsabili vengano presto assicurati alla giustizia e magari curati”.

Maurizio Acerbo, segretario nazionale del Partito della Rifondazione Comunista, afferma invece: “L’ennesima aggressione a Pescara ci ricorda che l’omofobia esiste ma purtroppo le forze politiche di destra la coprono e alimentano. Impedire l’approvazione di una legge contro l’omofobia e le campagne contro la cosiddetta ideologia gender nelle scuole sono manifestazioni di oscurantismo reazionario. Il fatto che i responsabili dell’aggressione siano un gruppo di giovanissimi mostra quanto sia indispensabile che nelle scuole si educhi al rispetto. L’avversione irrazionale nei confronti dell’omosessualità e di gay, lesbiche, bisessuali e transessuali è una forma di razzismo che non ha alcuna giustificazione ma ha purtroppo profonde radici nella nostra storia. A nome di Rifondazione Comunista esprimo la solidarietà alla persona aggredita e la più netta condanna dell’aggressione.”

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