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Teramo

Museo capitolare chiuso ad Atri: “l’amministrazione doveva attivarsi prima”

Dopo l'intervento di Vittorio Sgarbi

Vittorio Sgarbi ad Atri ha fatto riaprire il museo capitolare e l’associazione Alleanza Civica ne approfitta per puntualizzare alcuni passaggi.

 

“Lo scorso mese di luglio, a seguito della presentazione del cartellone degli eventi estivi, l’Assessore alla Cultura del Comune di Atri, dopo aver esplicitamente ammesso che i musei cittadini sono ormai da tempo immemore chiusi, ha rassicurato l’opinione pubblica garantendo un tempestivo coinvolgimento del Vescovo della nostra Diocesi al fine di promuovere la pronta riapertura di quello Capitolare, che a tutt’oggi ancora si registra”.

E’ evidente il danno incommensurabile che la nostra città ha subito e continua a patire, soprattutto per la sua vocazione spiccatamente artistica, non potendo garantire ai turisti, provenienti non solo dall’Italia, ma anche da paesi esteri, la piena fruibilità del museo Capitolare e di quello Archeologico”.

“A nostro avviso, Il nostro assessore e chi lo ha preceduto avrebbero dovuto attivarsi molto tempo prima ,non nel pieno della stagione turistica rincorrendo come al solito le problematiche…ma sappiamo bene che questo è il modus operandi di questa amministrazione. È questo il nostro biglietto da visita e una comunità come la nostra che si fregia di essere città d’arte non può più prescindere dalle sue fonti attrattive ed economiche. Infatti, proprio attraverso le strutture museali, sarà possibile intercettare maggiormente il flusso di turisti e invogliarli a trattenersi in Atri”.

“Apprendiamo con stupore e profonda amarezza che anche il Sottosegretario alla Cultura, Vittorio Sgarbi, in visita alla nostra città lo scorso 8 agosto, è rimasto allibito nel constatare come i nostri musei rimangano non fruibili né alla cittadinanza né ai turisti presenti. Come riportato dagli organi di stampa, lo stesso componente del Dicastero alla Cultura è riuscito ad accedere alle strutture museali solo dopo diverse chiamate alla Sovrintendenza e alla Prefettura. L’autorevole esponente del governo, profondo conoscitore delle nostre bellezze artistiche, ha invitato tutte le autorità preposte, comprese quelle comunali, ad intervenire prontamente per assicurare celermente la riapertura.

Sorge spontanea allora una domanda: per quale motivo l’amministrazione comunale non si è attivata per la riapertura dei musei? La loro voce non ha forza fuori dalle mura comunali? È possibile che in tutti questi anni il Capitolare e l’Archeologico che potrebbero costituire il volano della nostra crescita culturale ed economica si trovino nel totale oblio? Auspichiamo che il problema, non più procrastinabile, venga definitivamente risolto. Dunque,il Sindaco e l’Assesore alla cultura non possono nascondersi dietro alla passerella con il Sottosegretario Sgarbi,le cui parole, anzi,come detto,danno conferma della grave inerzia di entrambi”.

Nel richiamare il Programma Amministrativo di Alleanza Civica, l’associazione propone all’amministrazione comunale di pianificare per tempo la stagione estiva e soprattutto di potenziare quello che è il nostro più grande brand: la cultura.

“Sarebbe opportuno ad esempio:
– posizionare lungo l’autostrada a 14, in entrambe le direzioni, un’adeguata cartellonistica con la dicitura “visitate Atri”, sfruttando l’immagine della Cattedrale;
-stipulare delle convenzioni con i comuni e gli albergatori della costa per attivare dei bus navetta che conducano i turisti dalle vicine spiagge in Atri;
-attivare dei pannelli informativi touch screen in punti nevralgici della città- in particolare presso la piazza Duomo e nelle villa- affinchè a portata di un clic chiunque possa conoscere le strutture alberghiere esistenti, i ristoranti e le attività presenti sul territorio;
-munirsi di un servizio di bike sharing che consenta di percorrere in lungo e in largo il nostro territorio, con particolare riguardo alla riserva naturale dei calanchi;
-ideare un’applicazione per smartphone contenente informazioni utili per un tour nella città, valorizzando le innumerevoli realtà eno -gastronomiche presenti;
-dotarsi finalmente di un adeguato parcheggio, specialmente per i bus”.

“Ci voleva Sgarbi per certificare la penosa condizione dei nostri monumenti e tesori cittadini” ha aggiunto il circolo locale del Partito Democratico.

“Siamo finiti su diverse testate giornalistiche (e non in modo edificante) con il nostro primo cittadino pronto a giustificarsi raccontando che: «Più volte ho avuto un incontro con il presidente dei 10 sacerdoti che gestiscono il museo. Ho anche detto a lui che come amministrazione gli garantivo il personale per la manutenzione e la pulizia dell’area, purtroppo tutte le mie richieste sono state inascoltate ed oggi ci siamo trovati difronte ad una situazione poco piacevole sia per me che per la mia città». Sarebbe bello sapere quante lettere ufficiali l’amministrazione comunale ha inviato al Capitolo, oppure vedere i verbali di queste riunioni. Della serie “Verba Volant” professor Ferretti. Chiudere la stalla quando i buoi sono scappati è lo sport che vi riesce di più”.

“Perché non avete raccontato a Sgarbi che il Museo Etnografico ha la controsoffittatura crollata da quasi due anni; che dentro palazzo Cicada – con annessi i resti del Teatro Romano – ci mettete il mercato; che per lo stesso Teatro non siete riusciti a presentare un progetto di valorizzazione con i fondi PNRR. Perché non avete raccontato al sottosegretario che avevate deturpato la scalinata di Santa Rita. Perché quando lo avete portato nei locali dove sono custodite (si fa per dire) le pergamene non gli avete fatto notare che ne manca qualcuna e che nessuno sa quante cinquecentine possiede il comune. Se avete chiesto soldi potevate farlo anche per la torre campanaria di S. Agostino che è pericolante”.

E ancora: “Vi siete appropriati in campagna elettorale del rifacimento della facciata dell’ex seminario adesso vi dovete accollare anche la responsabilità della chiusura del Museo”.

L’appello del Pd a Sgarbi. “Torni più spesso e dia qualche consiglio a questi pseudo amministratori”, gli stessi che si riempiono la bocca solo di grandiose presenze che nessuno conta; manifestazioni in cui non ci mettono una nota e ferragosti faraonici”.

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