Civitella del Tronto, il divieto di avvicinamento revocato: ho paura per la mia famiglia
La lettera aperta
Civitella del Tronto. Non è solo una lettera aperta, ma è una sorta di sfogo unita alla preoccupazione di una vicenda che va ben oltre gli aspetti squisitamente giudiziari, peraltro rivisti alla luce di un recente episodio.
Emidio Pizi, titolare di un’attività a Villa Lempa di Civitella del Tronto, in una lunga lettera racconta la sua vicenda e quella della sua famiglia alle prese con un vicino di casa, denunciato e poi condannato per stalking.
Lo scorso mese di luglio, il giudice ha anche previsto una misura ulteriore: ossia il divieto di avvicinamento all’uomo e alla sua residenza.
Nei giorni scorsi, però, il destinatario della misura interdittiva, come noto, ha minacciato il suicidio sul ponte di Villa Passo, ed è stato salvato dai carabinieri. Oltre a questo, però, il il gip di turno ha modificato la precedente misura del divieto di avvicinamento, autorizzando l’uomo a raggiungere la casa dei suoi genitori, che sono confinanti con il domicilio dell’imprenditore.
“Appare del tutto impossibile accedere all’abitazione dei genitori da parte dell’uomo”, racconta Pizi, “senza transitare davanti all’ingresso della mia abitazione.
Ancora più preoccupante è il fatto che nell’atto di che trattasi non si ravvisa alcuna limitazione di orari.
Questa situazione, come facilmente immaginabile, ha reso ancor più problematica la mia vita e quella di miei familiari. Dal ricevimento del nuovo provvedimento non riusciamo più a dormire ed a vivere non la sufficiente serenità, sentendoci, di fatto, agli arresti domiciliari”.
D’altro canto la misura cautelare era stata applicata anche in ordine alle pesanti minacce ricevute dell’uomo, nel 2018, in occasione di una precedente aggressione.
“Mi chiedo ripetutamente, come posso tutelare la mia famiglia? Come posso continuare a svolgere la mia professione e le normali azioni quotidiani senza il timore di essere aggredito? E’ possibile che dopo gli avvenimenti di Villa Passo, possa essere stata vanificata l’ordinanza di non avvicinamento, non tenendo conto della parte lesa? Nonostante tutto, vorrei ancora credere nella giustizia,
nella speranza che, nel frattempo, non accada nulla di irreparabile nei confronti di mia
moglie, delle mie tre figlie e della mia persona”.