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Teramo

Fortezza Civitella del Tronto, Vattilana: sul turismo maggiore attenzione

Intervento del consigliere di minoranza

Civitella del Tronto. “La fortezza spagnola di Civitella del Tronto è il simbolo di un intero territorio. La storia di Civitella e la storia del Forte, costruito a metà millecinquecento, per meglio difendere i confini con lo Stato Pontificio nel corso dei secoli ha plasmato il carattere stesso della sua comunità”.

 

Nicoletta Vattilana, consigliere comunale riferisce e continua: “la storia ha fatto il suo corso e la fortezza ne è diventata un testimone, un’importantissimo bene monumentale e infine una grande risorsa per il Comune di Civitella del Tronto tutto.

Tuttavia, come ogni risorsa, anche la fortezza non sfugge ad una regola: la necessità che la stessa venga gestita, organizzata e messa nelle condizioni di esprimere il massimo delle sue potenzialità.
Agli inizi degli anni settanta il forte era un rudere a causa della depredazione subita per decenni. Poi un importante investimento statale ne determinò il restauro riconsegnando alla cittadinanza e all’intera comunità regionale e nazionale il magnifico monumento attuale. Negli anni Ottanta e Novanta del Novecento il Forte ha conosciuto un periodo di vivacità importante in cui la politica locale e gli operatori privati hanno tentato in ogni modo, con iniziative di diverso tipo, di porlo al centro dell’economia cittadina. Tutto ciò ha permesso, fino alla pandemia, che Civitella, pur non sfruttando al massimo le potenzialità, riuscisse ad essere ancora attrattiva.
Oggi, ad un anno e mezzo dalla fine delle restrizioni, il monumento e l’intero borgo vivono una situazione di evidente difficoltà: 15mila visitatori in sette mesi, con la stagione turistica che si sta spegnendo non sono all’altezza dell’ importanza che riveste Civitella”.

Nicoletta Vattilana, continua : ” fin dalle prime battute come gruppo di minoranza abbiamo spinto molto su turismo ed attività connesse, continueremo a spingere affinché vengano ricostituite le commissioni consiliari, in particolare quella cultura e turismo, affinché si inizi a pensare ad un cambiamento di rotta che prenda in considerazione la costituzione di un ente di gestione che, in costante coordinamento con l’ente comunale, possa però occuparsi in via esclusiva del patrimonio monumentale, delle politiche culturali e turistiche e della formazione di un sistema integrato tra fortezza, città e ambiente montano, la cui finalità ultima rimane sempre il miglioramento delle condizioni economiche e sociali di tutti i cittadini, del benessere collettivo. Questo ragionamento assume ancora più importanza considerando l’ importante intervento di riqualificazione che si sta realizzando”.

 

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