In Abruzzo oltre duemila i disoccupati senza più reddito di cittadinanza
Avviato il programma "Supporto Formazione e Lavoro"
Sono 2439 i disoccupati in Abruzzo ai quali lo scorso primo agosto con un messaggio dell’Inps è stato sospeso il trattamento del Reddito di cittadinanza. È il dato sul quale stanno lavorando i centri per l’impiego della Regione in vista dell’avvio del programma “Supporto Formazione e Lavoro”, predisposto dal ministero del Lavoro per gestire la fase transitoria del Reddito di cittadinanza.
“La Regione – esordisce l’assessore regionale al Lavoro Pietro Quaresimale – sta lavorando in stretto raccordo con il ministero del Lavoro mediante i CPI, che sono chiamati al lavoro di profilazione dei disoccupati dopo l’avvio della piattaforma ministeriale dal prossimo primo settembre. Il programma voluto dal Ministro Marina Elvira Calderone, ‘Supporto Formazione e Lavoro’, ha l’obiettivo di accompagnare i disoccupati all’interno di un percorso di formazione o riqualificazione professionale in grado di ricollocare il lavoratore nel mercato del lavoro”. Dei 2439 disoccupati ai quali è stato sospeso l’Rdc, 986 non hanno nessuna presa in carico, non hanno cioè un Patto di servizio o non hanno aderito al programma GOL; i rimanenti 1453 sono disoccupati che in parte hanno aderito al Programma GOL (800) e in parte hanno un Patto individuale di servizio già sottoscritto con il Cpi di appartenenza.
“L’attenzione maggiore dei Cpi – aggiunge Quaresimale – si concentrerà sui primi, su quei disoccupati cioè che non sono stati presi in carico e quindi hanno bisogno al più presto di essere formati e indirizzati nel mercato del lavoro. La procedura condivisa con il ministero del Lavoro prevede che i disoccupati interessati dal provvedimento di revoca dell’Rdc dovranno presentare domanda sul sito dell’Inps o tramite Caf autorizzato. Successivamente entrerà in azione il Cpi che chiamerà il disoccupato, lo profilerà secondo le competenze che possiede per arrivare alla sottoscrizione del Patto di attivazione digitale che permetterà di avviare la formazione professionale. Su questo fronte – conclude Quaresimale – gli uffici regionali sono a lavoro da tempo, anche se la recente esperienza di GOL che ha portato alla profilazione di oltre 25 mila disoccupati ci fa essere ottimisti sul rispetto della tempistica e sugli obblighi che saranno a carico dei CPI”.