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Teramo

L’accusa di Insieme per Nereto alla maggioranza: razzola male

Nereto. Il gruppo consiliare di minoranza, Insieme per Nereto, nelle ultime ore ha diffuso una nota con la quale replica al capogruppo di maggioranza, Massimo Salvi.

 

“Che il linguaggio e le parole contribuiscano alla creazione di una società più inclusiva è un pensiero condiviso dal gruppo ed in particolare dalle donne di “Insieme per Nereto”, le quali
affermano: “il contributo delle donne a sostegno di chi subisce violenza non si concretizza
con la mera presenza ad eventi e post Facebook, che non rappresentano affatto ad una
vera sensibilizzazione sul tema”.

 

“Esprimere solidarietà a tutte le donne non significa strumentalizzare eventi dedicati alla lotta contro la violenza di genere, bensì lottare ogni giorno e manifestare la propria vicinanza a tutte coloro che subiscono atti moralmente ed eticamente condannabili, e ciò indipendentemente dal ruolo che esse ricoprono o dal fatto che siano all’opposizione”.

“Vogliamo inoltre fare presente al capogruppo Massimo Salvi e al Sindaco Laurenzi che la
nostra mancata presenza agli eventi di sensibilizzazione organizzati dall’amministrazione, e ci
scusiamo per questo, dipende esclusivamente dal fatto che non abbiamo mai ricevuto alcun
invito né abbiamo letto alcuna comunicazione in merito.

 

Oppure per “eventi organizzati” il capogruppo Salvi intende riferirsi alle foto che in Sindaco strumentalmente si scatta, al fine di ottenere qualche like su Facebook, davanti alla panchina rossa? È questa l’idea di
eventi e di sensibilizzazione?” replicano le donne di “Insieme per Nereto”.

Nella nota si ricorda anche un appuntamento, dello scorso 5 aprile, nel quale Erika Angelini invitava l’amministrazione uscente a prendere parte alla presentazione del progetto Reagire: progetto della Regione Abruzzo e consistente nel servizio assistenziale gratuito a sostegno di tutte le vittime e con l’occasione si è distribuito il materiale necessario ai
rappresentanti di Enti, Istituzioni ed Autorità presenti.
Amministrazione, si legge, che non era presente.

“Auspichiamo di vedere una concreta partecipazione dell’amministrazione rappresentata “anche” da un solo consigliere, magari il capogruppo Salvi, del quale apprezziamo l’attenzione al tema, ma dal quale ci saremmo aspettate un intervento al primo consiglio comunale, quale capogruppo, per condannare e censurare l’episodio di aggressione verbale del quale si è reso protagonista il Sindaco della maggioranza di cui ora fa parte”.

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