Cas, il Comune di Teramo chiede chiarezza su tempi di ricostruzione
Nel frattempo anticipa le mensilità di maggio e giugno
L’amministrazione comunale di Teramo fa sapere che, “mantenendo ancora una volta l’impegno con le famiglie che tutt’oggi risultano sfollate in seguito al sisma 2016-2017, dimostrando loro vicinanza, ha provveduto ad anticipare le mensilità di maggio e giugno del contributo di autonoma sistemazione agli aventi diritto, in attesa che vengano liquidate le relative somme da parte della Protezione Civile”.
“Fin dalla scorsa consiliatura ci siamo assunti l’onere di anticipare le mensilità del Cas per dare un aiuto concreto alle tante famiglie, la maggior parte inquilini Ater, che risultano ancora sfollate – sottolineano il sindaco Gianguido D’Alberto e l’assessore al Sociale Ilaria De Sanctis – un impegno che stiamo mantenendo anche in questo secondo mandato, con uno sforzo importante per l’ente, grazie anche al lavoro degli uffici finanziari del Comune d’intesa con il vicesindaco con delega al Bilancio Stefania Di Padova. L’erogazione delle relative somme, infatti, come spiegato più volte, non dipende dall’amministrazione comunale, che in ogni caso sta continuando a sostenere, come ha sempre fatto, tutti quei cittadini che ancora oggi non riescono a rientrare nelle proprie case”.
Un aspetto sul quale pesa l’incertezza relativa ai tempi della ricostruzione dell’edilizia residenziale pubblica.
“Ancora oggi, anche per via di una diversa normativa, si registra un forte squilibrio tra la ricostruzione privata e quella dell’edilizia residenziale pubblica, in capo all’Ater – proseguono i due amministratori – l’incertezza nei tempi di rientro di questi cittadini nelle loro abitazioni, molte delle quali classificate come B, rappresenta un importante punto di debolezza dell’intero sistema. Confermiamo massima disponibilità e supporto all’Ater per accelerare il più possibile il processo di ricostruzione, ma ora è necessario fare chiarezza sui tempi della ricostruzione dell’edilizia residenziale pubblica, dando risposte concrete ai cittadini”.
Tra le criticità sollevate più volte dai residenti, in attesa di rientrare nelle proprie abitazioni, anche quella relativa alla tutela delle proprietà e dei beni.
“Purtroppo i ritardi nella ricostruzione pongono anche una questione relativa alla necessità di proteggere i beni dei cittadini – concludono sindaco e assessore – Lo stato di abbandono e degrado delle palazzine, in attesa dello svolgimento dei relativi lavori, favoriscono i furti. Come amministrazione, in sinergia con le forze dell’ordine, continueremo a fare il possibile per evitare il ripetersi di queste situazioni, offrendo all’Ater, ente proprietario e, quindi, responsabile della messa in sicurezza del proprio patrimonio, la massima collaborazione”.