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Teramo

Scuola, Provincia di Teramo contraria ai tagli nelle dirigenze

Alunni in aumento, per D'Angelo non c'è motivo "di sacrificare le scuole"

Ferma la posizione contraria dell’amministrazione guidata dal presidente D’Angelo ai tagli delle dirigenze scolastiche nel territorio provinciale. È quanto emerso nel tavolo sul dimensionamento scolastico di ieri al quale hanno partecipato il consigliere delegato all’edilizia scolastica, Luca Lattanzi, e le rappresentanze delle dirigenze delle scuole coinvolte, sostenuti inoltre dalle amministrazioni comunali.

Supportati ampiamente dai dati pubblicamente disponibili, la Provincia di Teramo fa registrare, secondo quanto comunicato, un valore in netta controtendenza rispetto alle altre province abruzzesi, con un incremento nel totale degli alunni iscritti al prossimo anno scolastico di 194 studenti in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

Stando alle previsioni normative, inoltre, la provincia teramana rispetterebbe in pieno anche i parametri regionali (rapporto “alunni” diviso “dirigenze” compreso tra 900 e 1000, ovvero 37.881 alunni diviso 41 dirigenze che fa un totale approssimato per eccesso di 924), “ragion per cui non troverebbe alcun fondamento l’eventuale scelta della giunta regionale di sacrificare nuovamente Teramo e le sue scuole”, dichiara il presidente D’Angelo.

L’incontro è stato anche occasione per ribadire l’importanza di preservare l’Istituto “Grue” di Castelli, “eccellenza formativa di cui tutti dobbiamo andare fieri e per la quale siamo a disposizione, in sinergia con tutti gli enti coinvolti, affinché venga concluso positivamente l’iter per il riconoscimento come scuola rara”, prosegue il presidente D’Angelo.

“Sono felice di avere riscontrato il pieno ed incondizionato appoggio di tutti gli intervenuti, dai sindaci alle dirigenze scolastiche fino alle parti sociali. Il nostro fronte comune, a tutela dell’offerta formativa delle nostre scuole, simboleggia la volontà di tutti gli amministratori e di tutte le parti interessate di preservare il territorio, in quanto la scuola è il luogo deputato alla formazione delle nuove generazioni che rappresentano anche il nostro futuro”, conclude il presidente D’Angelo nel suo intervento.

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