Giulianova. Durante la serata di sabato 2 settembre, al Kursaal, e la pedalata di ieri mattina, 3 settembre, entrambe organizzate per ricordare Silvia Simoncini, sono state raccolte offerte per 1565 euro.
L’ intera somma sarà versata alla Fondazione Ieo (Istituto Europeo di Oncologia) – Monzino di Milano, dove Silvia era in cura. L’obiettivo è sostenere la ricerca e le attività di sperimentazione del centro, che si impegna da anni per aumentare la percentuale di sopravvivenza a cinque anni dalla diagnosi di cancro all’ovaio, ferma oggi al 43%.
La famiglia Simoncini ringrazia le persone, oltre 250, che sabato hanno gremito il Kursaal; ringrazia le associazioni, gli enti, le aziende, i singoli, che in varia forma hanno collaborato e reso possibili le iniziative. Da ieri mattina, c’è un acero rosso, con il nome di Silvia ed un suo pensiero, nel parco dell’ Annunziata. L’albero è stato piantato domenica nel corso della pedalata partita dal camping don Antonio, a cui hanno partecipato decine di persone.
Sabato sera , Silvia è stata raccontata dalla zia Paola, dal marito Matteo, dalle amiche Maria e Teresa. Non è stata una commemorazione, un cedimento al ricordo, ma la narrazione composta di una ragazza che al dolore e alla prova ha risposto aprendosi agli altri, con una generosità, una profondità e una sensibilità fuori dal comune. Silvia era educatrice, operatrice con i ragazzi disabili. Anche in loro e nelle loro famiglie ha saputo lasciare una traccia speciale e lo ha fatto interpretando il limite fisico come una chiamata e una promessa di felicità. “Una vita spalancata” è stata quella di Silvia, ha detto Matteo, una vita che non si è fermata davanti al male, che è stata capace fino all’ultimo di allegria, di autoironia, di stupore, un’esistenza che nel dare, nel darsi, ha trovato il suo significato. La testimonianza di fede di Silvia è stata un esempio “alto” di bellezza e purezza, un esempio che continua a produrre segni e frutti, a donare speranza a chi l’ha conosciuta e a quanti l’hanno solo sfiorata, ascoltata nei racconti di una sera.