Silvi. Continua sui media il confronto a distanza tra i sindaci di Pineto e Silvi sulle modifiche e l’aggiornamento dello statuto dell’Area Marina Protetta del Cerrano.
Le risposte di Verrocchio non hanno convinto Scordella. “Verrocchio – ha detto il sindaco Scordella – fa finta di non capire il senso delle mie parole riportandone una narrazione tutta personale, evitando di entrare nel reale problema. Io, a nome della mia città, ho chiesto, senza mezzi termini e con estrema chiarezza, che le modifiche allo statuto dell’AMP tengano in debito conto la necessità di un’equa riforma della governance dell’Ente, che oggi è sbilanciata a favore del Comune di Pineto. Ribadisco che il nostro comportamento in seno all’assemblea e al CDA da quando si è insediata la giunta da me diretta nel 2018 è stato sempre improntato al rispetto e all’appoggio incondizionato con l’unico obiettivo far crescere l’AMP, realizzare i suoi progetti e sostenere tutto quanto attorno ad essa gira. Il Comune di Silvi e i nostri rappresentanti negli organi dell’Ente si sono distinti per l’impegno non solo all’attuazione dei programmi, ma anche per risolvere i problemi di diversa natura, compresi quelli di assicurare la buona convivenza. Le nostre proposte di modifica e adeguamento dello statuto sono semplici ed hanno l’obiettivo di migliorare la gestione dell’Ente. Se, come ha dichiarato Verrocchio, Pineto è aperta e pronta a recepire le nostre giuste istanze – ha aggiunto Andrea Scordella – ora ha l’occasione per dimostrarlo. Noi restiamo in attesa di un gesto coerente e concreto che faccia seguito alle dichiarazioni ufficiali”.
Leggo incredulo le dichiarazioni del sindaco di Pineto il quale, nei giorni scorsi, mi ha citato senza alcun valido motivo, e mi rendo conto di agitare i suoi pensieri in un momento in cui dovrebbe invece dedicarsi con serenità alla sperata buona amministrazione della città e alle prossime elezioni.
Mi è parso altresi’ confuso avendomi, dapprima, erroneamente attribuito la paternità di una nota che porta la firma del circolo locale di Fratelli d’Italia, primo partito italiano, della Regione Abruzzo e del Comune di Pineto, e poi invitandomi addirittura a fare un passo indietro dal Cda dell’Amp, in maniera immotivata e irrispettosa.
Sono costretto a ricordare al sindaco di Pineto che il CdA dell’Area Marina Protetta è un organo che sta
operando nel pieno delle sue funzioni e che, sin dagli inizi, con buona sinergia tra il sottoscritto e gli altri
consiglieri, ha raggiunto grandi risultati per tutto il territorio, perfettamente tangibili oltre che
documentati, forse nemmeno auspicabili in passato.
Al sindaco, con un lungo percorso politico e amministrativo, non credo sfugga nemmeno che ci sono alcuni
posti di responsabilità di nomina politica quale, ad esempio, il mio, che è un ruolo che ho svolto in maniera
trasparente allo scopo di perseguire unicamente gli interessi dell’ente e della collettività e non di rincorrere
le volontà di chicchessia, come i tanti risultati ottenuti dimostrano.
Per amore di verità mi preme rendergli noto che da 37 anni vivo dello straordinario lavoro che svolgo
nell’amministrazione pubblica, agendo sempre nell’interesse delle istituzioni di cui faccio parte,
privilegiando il beneficio generale della collettività rispetto a convenienze di parte.
Aggiungo che il ruolo che rivesto in seno all’Amp, in cui investo tanto tempo e impegno a dimostrazione dei
risultati ottenuti, è a titolo gratuito. Fatto questo che, in qualsiasi momento in cui dovessi decidere
autonomamente di “fare un passo indietro”, non comporterebbe alcuna difficoltà né economica, né di
ruolo nella società civile, a differenza di altri.
Tuttavia prendo atto delle dichiarate intenzioni del sindaco, cosa mai accaduta fin’ora. È evidente che voglia
strumentalizzare i fatti per arrivare ai soliti obiettivi di spartizione, ai quali siamo abituati, ma rispetto ai
quali, per l’interesse di Pineto, non è un bene la rassegnazione.
Ritenendo il suo uno svarione da calura che altro non fa se non danneggiare l’immagine dell’Area Marina
Protetta, chiedo a Verrocchio di evitare di citarmi a sproposito, e lo invito al rispetto della mia persona e del
senso delle istituzioni.
Al sindaco, invece, offro una seria riflessione sull’autonomia del Cda come valore democratico su cui
puntare. Ribadisco che tengo a che non si distragga dal suo alto compito di amministratore della città di
Pineto nel raggiungere i risultati auspicati, piuttosto che occuparsi del sottoscritto, che in fondo, è noto,
nulla ha contribuito alla sua crescita umana e politica.