Pescara. La nuova città creata con la fusione, a partire dal 2027, tra i comuni di Pescara, Montesilvano e Spoltore si chiamerà Nuova Pescara.
Una scelta che sembrava ovvia, a partire sin dal nome dato dal progetto per la fusione metropolitana, eppure messa in dubbio negli ultimi mesi a favore del solo toponimo Pescara, in virtù della componente più grande, nonché attuale capoluogo di provincia.
La decisione è stata presa ieri dai 60 consiglieri presenti nella sala consigliare del Comune di Pescara, durante la prima assemblea costitutiva. Un “match” dagli schieramenti ben prevedibili: i 36 consiglieri di Montesilvano e Spoltore, che nelle ultime settimane hanno unito le forze e le intenzioni, hanno avuto la meglio sui 16 pescaresi.
Approvata anche la divisione in 4 municipi con 60 consiglieri municipali – da aggiungere ai 32 consiglieri del Comune di Nuova Pescara. Saranno nominati anche 4 presidenti di municipio e un numero massimo di 16 assessori di zona.
La divisione tra gli schieramenti, peraltro, non ha concesso di approvare la Costituzione del nuovo Comune metropolitano, ferma a una bozza caldeggiata da Montesilvano e Spoltore e raggiunta con ben 20 emendamenti.
Il prossimo 12 settembre, data della prossima seduta, il quorum per l’approvazione sarà più basso e si conta di varare lo statuto definitivo.