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Progetto Noemi: aiutiamo Jason. La storia

Bucchianico. La storia di 𝙅𝙖𝙨𝙤𝙣 ha dell’inverosimile.

𝗝𝗮𝘀𝗼𝗻 𝟭𝟭 𝗮𝗻𝗻𝗶 , affetto da una malattia rara che gli comporta una sordità profonda, portatore di impianto cocleare che gli permette di udire. Non è in grado di alimentarsi per bocca (solo tramite peg), non parla e non comunica in nessun modo le sue esigenze primarie.

Una vita non solo segnata dalla disabilità gravissima ma anche dalla perdita del padre.
Antonella, la madre, l’assiste ogni giorno occupandosi anche del fratello maggiore Raoul.
Ha chiesto un aiuto concreto al Comune di residenza, Bucchianico, poiché si trova di fronte ad una scelta devastante.
Scegliere se tutelare il posto di lavoro, oppure la vita del proprio figlio.
Antonella Pompilio oltre a garantire assistenza h 24, è l’unica che può provvedere al sostegno economico familiare.

Dal lunedi al venerdi dalle 10:00 alle 14:00 si reca sul posto di lavoro.
Sono 20 ore settimanali senza calcolare il tempo di percorrenza e rientro (dista 20km). Ringrazia infinitamente la sua azienda e le colleghe che le permettono da anni di lavorare in determinati orari.
Antonella ha richiesto al Comune di Bucchianico almeno 20 ore settimanali di assistenza (il minimo per un caso cosi’ complesso ) per poter adempiere agli impegni lavorativi ed assistenziali.
Diversamente il comune di Bucchianico le risponde ed accorda 15 ore settimanali(le devono bastare) esponendo Jason e la famiglia a rischi elevati lasciandoli , di fatto, privi di assistenza.

Visto l’acerbarsi della situazione, Antonella si vede costretta ad inoltrare , per mezzo del suo avvocato , ben due richieste di integrazione delle ore (20 settimanali).
Indirizzate al Sindaco di Bucchianico , all’Assistente sociale del Comune.

Nonostante abbia informato le istituzioni preposte , ad oggi , nessuna risposta è pervenuta a Jason. Silenzio assoluto nonostante il caso sociale sia ampiamente conosciuto.
Ci chiediamo: davvero una famiglia deve rivolgersi all’avvocato per intervenire su un caso evidente, gravissimo e ben noto ?
Davvero, occorre esasperare un nucleo familiare che confida nell’istituzione affinchè veda riconosciuto un diritto definito Costituzionalmente ?

L’Associazione Progetto Noemi si augura che il Comune di Bucchianico, l’assistente sociale del Comune e , intervengano immediatamente nel rispondere al bisogno familiare reale.
Diversamente, ci vedremo costretti a porre in essere tutti gli atti necessari nel vedere riconosciuto un diritto inalienabile al quale l’istituzione è richiamata ad adempiere Costituzionalmente.
Il Progetto Noemi è ,sarà , accanto alla famiglia, accanto al diritto alla VITA senza alcun tentennamento.
Ascoltate JASON!
#senzamaiarrendersi

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