D’Alessandro: “Dal Ministro dell’Agricoltura dopo il danno da peronospora arriva anche l’offesa alla dignità degli agricoltori’
“Per tutta l’Italia stanziato 1 milione di Euro. Solo nel chietino-ortonese il danno tra 150-200 milioni di euro”
Chieti. “Dopo il danno della peronospora che ha massacrato la produzione vitivinicola abruzzese arriva lo sfregio del Governo Meloni: per tutta l’Italia il Governo Meloni, con il cognato d’Italia, il Ministro all’agricoltura Lollobrigida, ha stanziato 1 milione di euro per finanziare un contributo in conto interessi a fronte di finanziamenti bancari fino a 60 mesi.”
Lo denuncia l’ex parlamentare Camillo D’Alessandro, coordinatore regionale di Italia Viva, dopo la lettura del Decreto Legge 104/2023. Oggi lo stesso D’Alessandro è impegnato nel mondo vitivinicolo con una propria cantina.
“Se guardo i vigneti ed il lavoro andato perso, se penso al sacrificio degli agricoltori che anche sotto le piogge hanno ficcato i motori nel fango per tentare di salvare la produzione, se penso al danno enorme subito e poi leggo il decreto non c’è altra definizione possibile: una offesa alla dignità degli agricoltori che vedono i loro vitigni letteralmente bruciati, il danno va dal 70 al 100% della produzione.”
Ed aggiunge: “Ho fatto due conti, credo purtroppo per difetto, girando le cantine sociali, il danno solo nel chietino-ortonese si aggira intorno ai 150-200 milioni in meno di euro, basta immaginare per l’Abruzzo, poi per le altre Regioni e questi al governo stanziano per tutta l’Italia un milione.”
Ma D’Alessandro lancia una proposta: “Il contributo in conto interessi è una follia senza garanzie perché nessuna banca finanzia una azienda senza produzione. Ci vada Lollobrigida alle banche e ci faccia sapere. C’è solo una via ed è quella di misure straordinarie, che seguano la logica del ristoro come fatto con il Covid per le altre attività economiche: si ristora una parte di fatturato perso. Dopodiché Ismea e Regioni prestano garanzie per finanziamenti a tasso zero per la riattivazione economica. Ma chi ci lavora? A volte penso che abbiamo alcuni parlamentari abruzzesi in vacanza a Roma, ed un romano presidente di regione in vacanza in Abruzzo”.