Chieti, riconsegnato alla città il campetto della Villa Comunale
L’Amministrazione: “Un’opera di tutti e per tutti, nata grazie a un’attiva sinergia istituzionale”
Chieti. Il campetto sportivo della Villa Comunale torna ufficialmente alla città. Un’opera realizzata dall’Amministrazione comunale con fondi regionali, la struttura, utilizzabile per calcetto e basket, rinasce dopo anni di abbandono. Stamane il taglio del nastro a cui sono stati invitati Consiglio comunale, Giunta e rappresentanze istituzionali, nel pomeriggio la prima iniziativa con l’Asd Chieti Basket e la presentazione della prima squadra del Chieti Basket 1974, con il comico Federico Perrotta.
“Quella di oggi è una giornata bella e importante per la nostra città, riconsegniamo un’opera che è di tutti e di cui tutti, a partire dal Comune, arrivando a cittadini e avventori, devono avere cura – così il sindaco Diego Ferrara con gli assessori ai Lavori pubblici e Sport Stefano Rispoli e Manuel Pantalone – Si tratta di una piccola opera, attesa, però da dieci anni, per questo abbiamo voluto riconsegnarla alla città utilizzandola subito, con una giornata di animazione a cui seguiranno tante altre iniziative, perché sarà ora alle realtà associative di Chieti animarla. Un traguardo che è arrivato grazie a un efficace gioco di squadra che ha unito Comune e Regione, facendo funzionare una filiera rimasta ferma per troppo tempo, costringendo quest’area storica e identitaria, che ha ospitato anche stelle nazionali e internazionali del basket, a un infelice e immeritato abbandono. Un sentito grazie, dunque, a tutti i motori di questa rinascita, resa possibile da un intervento di riqualificazione dell’ammontare di 216 mila euro, eseguito dalla Cooperativa edilizia Roccamontepiano, che ha ristrutturato le quinte teatrali e la Cogesa, che invece ha lavorato sul campetto a entrambe e a tutte le maestranze arrivi il nostro grazie. L’impianto ospita basket e calcetto e oggi viene recuperato anche il palco naturale, in modo che possa essere utilizzato anche per altro tipo di intrattenimento. Si tratta di una struttura aperta, per il momento, che ha delle precise regole affidate alla città e a cui daremo maggiore evidenza, accompagnandole anche con un maggiore controllo: nel campo non si entra con bici, pattini, monopattini e scarpette da calcio con tacchetti, perché il manto del campo si può rovinare; accesso agli animali, ma con guinzaglio per la sicurezza e il decoro di un’area dove tutti devono essere accolti. Con i fondi che ci ha dato la Regione siamo riusciti a realizzare il miglior progetto possibile, con gli uffici stiamo cercando altre risorse per aggiungere servizi e dotare l’area di una videosorveglianza in modo da dargli una maggiore tutela da vandalismo e danneggiamenti. Le condizioni dell’Ente dal punto di vista economico e finanziario non consentono altro, ma vogliamo considerare questa riconsegna anche come un atto di fiducia: l’opera è di tutti e come tale, ognuno ne sarà tutore, insieme al Comune”.