Sulmona, il tribunale accoglie il ricorso di altri tre poliziotti
Vicenda per gli agenti indagati per peculato
Sulmona. Salgono a nove i ricorsi accolti dal Tribunale del Riesame dell’Aquila per la vicenda giudiziaria riguardante i poliziotti della Stradale di Pratola Peligna.
Possono quindi tornare in servizio altri tre agenti, uno dei quali sindaco di un piccolo comune, difeso dagli avvocati Giuseppe D’Angelo e Maria Teresa Micciola, gli altri due assistiti rispettivamente dai legali Mauro Maiorano e Alberto Paolini.
Questa mattina i giudici aquilani, sulla scia di quanto disposto per altri sei poliziotti indagati, hanno revocato la misura cautelare interdittiva disposta dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Sulmona e hanno riammesso in servizio i due ricorrenti.
“Il motivo concernente l’insussistenza di esigenze cautelari e il difetto di motivazione sul punto è fondato se si considera che il Gip ha redatto una sorta di motivazione cumulativa, senza dare conto degli specifici elementi sui quali ha fondato il giudizio cautelare” scrivono i giudici del Riesame. Un altro agente comparirà davanti ai giudici aquilani il prossimo 18 settembre. Le accuse a vario titolo sono truffa e falso ai danni dello Stato, peculato, furto, omissione d’atti d’ufficio, omissione di soccorso e interruzione di pubblico servizio.
In tre anni di indagini, dal 2019 al 2022, svolte tramite intercettazioni ambientali e telefoniche, gps e telecamere, è emerso che i poliziotti avrebbero abbandonato il posto di lavoro per dormire in auto o intrattenersi in alcuni esercizi commerciali mentre erano in servizio. Tre di loro avrebbero rubato beni di tenue entità patrimoniale in una stazione di servizio. Altri avrebbero inoltre utilizzato auto di servizio per fini privati e, sempre secondo l’accusa, avrebbero omesso di svolgere rilievi in un sinistro stradale e di prestare soccorso a un veicolo in panne.
Tuttavia il Riesame ha riconsegnato il tesserino complessivamente a nove poliziotti su dieci.