In pronto soccorso non più di otto ore, la Asl di Teramo recepisce delibera regionale
Incontri dell'azienda sanitaria con medici e pedriatri
La Asl di Teramo ha messo in campo un ciclo di incontri con i medici di medicina generale, i pediatri di libera scelta, gli specialisti ambulatoriali e di continuità assistenziale in modo da instaurare un rapporto diretto e un franco confronto su alcune problematiche centrali dell’assistenza sanitaria. La serie di incontri è organizzata con una modalità nuova: le riunioni coinvolgono un ridotto numero di medici e si svolgono nella zona in cui operano, per rendere più facile e diretta la comunicazione. Per il momento sono stati scelti tre temi su cui confrontarsi: le liste e i tempi di attesa delle prestazioni sanitarie e l’appropriatezza prescrittiva, l’avvio dei percorsi diagnostico-terapeutici aziendali e il sovraffollamento in Pronto soccorso.
Il prossimo incontro si terrà domani a Giulianova.
Per il primo argomento l’aumento dell’offerta di prestazioni sanitarie, realizzata attraverso una serie di provvedimenti aziendali messi in campo nel 2022-23 e che verranno ampliati nel 2024, produce buoni esiti solo a fronte di una corretta gestione della domanda. E questa si gestisce da una parte intervenendo sull’educazione dei cittadini a una giusta richiesta di salute, dall’altra con prescrizioni appropriate dei medici di medicina generale, pediatri di libera scelta e specialisti. A loro la Asl chiede collaborazione perchè le prescrizioni siano corrispondenti alle reali necessità dei pazienti. Le prescrizioni non appropriate, infatti, pesano non poco sull’allungamento delle liste di attesa
Il secondo tema è quello dei Pdta, in particolare dei percorsi di carattere oncologico, relativi al tumore della mammella, del colon e del polmone. E’ un argomento centrale perché la presa in carico del paziente è imprescindibile per una medicina sempre più di prossimità. L’obiettivo è indicare ai medici di medicina generale come si accede al Pdta, in altre parole, come può far sì che il suo paziente oncologico venga preso in carico evitandogli inutili e penosi giri fra vari reparti.
Infine il sovraffollamento nei Pronto soccorso, criticità di rilievo nazionale causata principalmente dalla carenza dei medici d’urgenza e di pronto soccorso. Per far fronte a tale fenomeno è stata recepita dalla Asl la delibera regionale che prevede una serie di interventi per limitare la permanenza del paziente in pronto soccorso non oltre le 8 ore. E’ in fase di definizione un progetto regionale, che vede Teramo capofila, nell’approccio multisistemico volto a garantire le urgenze a bassa complessità nelle strutture territoriali come le Uccp. Il progetto, chiamato Caut (centri di assistenza e urgenza territoriale) cerca di contrastare l’incremento di accessi di codici bianchi e verdi, caratterizzati da una inesistente valenza emergenziale ed enorme inappropriatezza che esita nel 95% dei casi in immediata dimissione senza bisogno di ricovero e che, conseguentemente, avrebbe potuto avere una risposta più appropriata in altre strutture sanitarie e socio/sanitarie.