Ricostruzione, il sindaco di Montorio: “Dopo il Pd siamo partiti da zero”
Altitonante pone anche delle domande al consigliere Guizzetti
“Ci fa piacere che, finalmente, dopo 3 anni di amministrazione i consiglieri del Pd abbiano ‘visitato’ il centro storico di Montorio. Rispetto a come lo avevano lasciato loro avranno trovato tante novità e numerosi cantieri in corso. Si partiva da zero”.
È la risposta del sindaco di Montorio al Vomano, Fabio Altitonante, alla nota di ieri del gruppo di opposizione “Montorio Guarda Avanti”.
“Purtroppo per noi montoriesi in 10 anni non sono stati capaci di aprire un cantiere per la ricostruzione. Li giustifichiamo perché ignorano l’argomento sisma 2009. La realizzazione del nuovo polo scolastico è un esempio su tutti. Le concessione dei contributi sono tutte firmate. Raccontano solo falsità. Le uniche al momento ferme sono quelle per cui manca la copertura economica dall’ufficio ricostruzione. Mi dicono, tra l’altro, che il consigliere Guizzetti si sia recato personalmente presso gli uffici del Comune a chiedere tutte le informazioni e prontamente ha avuto risposta, compatibilmente con i tempi tecnici per l’invio dei documenti. Sono le stesse falsità raccontate alcuni mesi fa sui capitoli del bilancio, poi smentite dai fatti: speriamo non ci siano sotto gli interessi personali di qualcuno”.
Il sindaco Altitonante conclude rivolgendo “due domande al consigliere Guizzetti, che nelle passate amministrazioni è stato vicesindaco e delegato alla ricostruzione, mentre oggi è all’opposizione. Le dichiarazioni che abbiamo letto ci danno l’opportunità di fare noi un paio di domande. Visto che è arrivata al Comune una fattura per il pagamento di una rata di un software fantasma, mai visto, dal costo di circa 12 mila euro, per la gestione del sisma 2009, risalente all’amministrazione di cui Guizzetti era vicesindaco, il consigliere ci può dare delucidazioni? Perché nel piano di ricostruzione, sempre fatto da Guizzetti, non è stato inserito il ponte di collegamento tra piazza Orsini e l’area antistante al Conad, ma la ricostruzione di ruderi in un’area privata in collina per circa 2,6 milioni di euro? Ricordiamo che il bancomat è chiuso”, chiosa Altitonante.