Chieti, mense: confronto con dirigenti scolastici e Commissione preposta per trovare alternativa in vista del nuovo gestore
Vicesindaco e assessori Maretti, Zappalorto e Pantalone e consigliera Ianiro: “Insieme possiamo trovare una soluzione ponte”
Chieti. È stata ricevuta da una rappresentanza della Giunta la delegazione di genitori che stamane ha manifestato sotto il Comune per l’attivazione della mensa. A spiegare come il Comune potrà procedere e in che tempi il vicesindaco Paolo De Cesare, in vece del sindaco occupato con il concomitante Comitato ristretto dei sindaci Asl, gli assessori Chiara Zappalorto, Mara Maretti e Manuel Pantalone, la presidente della Commissione sanità Gabriella Ianiro.
“Il confronto è stato pacifico e costruttivo, perché siamo consapevoli dell’importanza di questo servizio – così il vicesindaco De Cesare e gli assessori al termine della riunione – ma siamo altrettanto consapevoli delle enormi difficoltà economiche di un Comune in dissesto, che non è in grado più di promettere cose irrealizzabili. È sul piano della realtà che vogliamo stare e allora al più presto sarà premura del sindaco e dell’esecutivo confrontarsi con i dirigenti dei comprensivi scolastici comunali per capire quali alternative sono possibili, per portare il confronto quanto prima in sede di Commissione mensa, dove allargheremo la condivisione ai rappresentanti di scuole, famiglie e insegnanti, perché dall’incontro di oggi sono venute fuori alcune proposte concrete e alternative di cui dobbiamo e vogliamo vagliare l’applicabilità, perché siamo convinti che l’unica strada possibile è condividere le scelte con tutta la filiera come abbiamo cercato di fare in questi anni. Il problema, come abbiamo riferito alle mamme oggi, è stato sviscerato in tutti i suoi aspetti, abbiamo aspettato tanto perché fino all’ultimo abbiamo sperato in una soluzione diversa da quella che andremo ad adottare, rinunciando a un affidamento temporaneo che assicurerebbe il servizio solo fino a fine anno. Vogliamo che la città abbia una mensa duratura e di qualità e che le fasce più deboli vengano tutelate e dunque dobbiamo ancorare l’affidamento in concessione al bilancio stabilmente riequilibrato che dovremo approvare entro novembre e che sarà sottoposto al vaglio ministeriale, perché siamo un Comune in dissesto. Nel frattempo i nostri uffici che hanno davvero provato di tutto per evitare questa via, lavoreranno all’iter in modo da ridurre i tempi. Resta il sincero dispiacere di non poter fare altro, che abbiamo condiviso con le famiglie che si sono rese conto della difficoltà di azione e che ci hanno chiesto un servizio che non sia a singhiozzo, presentandosi con delle proposte proficue anche per la concretezza. A chi, invece, cavalca la protesta senza portare altro che i soliti insulti, diciamo che gridare e mettersi in posa non serve, serve lavorare per la città, spesso prendendosi anche l’onere di scelte impopolari, come sta accadendo a questa Amministrazione a causa dello stato in cui abbiamo trovato Comune e macchina amministrativa. Va bene così: noi abbiamo scelto di non essere quelli che fuggono di fronte alle difficoltà, ma quelli che le affrontano, mettendoci cuore, forza e faccia, senza dispensare perle di saggezza del giorno dopo, ma ascoltando tutti perché si possa arrivare a una soluzione vera e condivisa”.