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Tutti i disagi degli inquilini della palazzina Ater in via Balzarini a Teramo VIDEO

Caldo e spese condominiali da migliaia di euro: oggi sul posto anche il consigliere regionale Francesco Taglieri

“Questa non è la fabbrica del benessere, ma quella del malessere. Perché l’Ater oggi non c’è?”.

È quello che si chiede una degli inquilini di via Balzarini a Teramo, palazzina pensata all’interno del progetto dell’housing care “Fabbrica del Benessere” ed acquisita poi per renderla sistemazione per gli sfollati del sisma.

Le famiglie sono 23, che vedono tutti i giorni le luci condominiali accese, perché, non è ben chiaro chi, non riesce ad intervenire per far sì che possa, almeno questo, diminuire spese condominiali: ad una famiglia, in meno tre anni, sono arrivati 4200 euro di spese, con tanto di successiva ingiunzione da parte di Ater, da come raccontano, perché non riesce a pagare. 

Si parla di inquilini che prendono tra pensioni o lavoro in media 700 euro al mese e le deduzioni vengono da sé. Una vicenda che ha portato questa mattina in via Balzarini anche il capogruppo in consiglio regionale del Movimento 5 Stelle, Francesco Taglieri, che della vicenda è informato grazie all’assessore Pina Ciammariconi, l’unica a non spegnere mai i riflettori sui disagi di Colleparco.

Presenti anche il sindaco Gianguido D’Alberto e l’avvocato Livio Sarchese, che le vicende di chi abita su quattro piani della palazzina le conosce a memoria. La proprietà delle palazzine è dell’Ater Teramo ma dell’impiantistica, anche se di questo non v’è certezza perché “non riusciamo a vedere le carte”, come sottolinea l’assessore, dovrebbe ancora occuparsi la ditta Atena Costruzioni.

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