Italia Viva a congresso: D’Alessandro verso la conferma
Partito unito nelle quattro province abruzzesi
Si svolgerà domenica 15 ottobre, dalle ore 10, dalle ore 20, il Congresso nazionale di Italia Viva chiamato ad eleggere il Presidente nazionale del partito, ed i presidenti regionali e provinciali in tutta Italia.
In Italia è pervenuta la candidatura unica del Senatore Matteo Renzi alla guida del partito.
In Abruzzo si è definito un quadro unitario che vede il coordinatore uscente Camillo D’Alessandro unico candidato alla presidenza regionale del partito.
Nelle quattro province abruzzesi risultano candidati alla presidenza provinciale: Giancarlo Zappacosta per la Provincia di Chieti, Luciano Monticelli per la Provincia di Teramo, Carmine Ciofani per la Provincia di Pescara, Luigi D’Alessandro per la Provincia di L’Aquila.
Gli aventi diritto al voto potranno votare sia in presenza, sia online.
Sono state allestiti i seguenti seggi per ogni provincia. Per la provincia di Chieti presso il Grand Hotel Abruzzo a Chieti in Via Asino Herio; per la provincia di Teramo presso Hotel sporting, Via Alcide De Gasperi a Teramo; per la provincia di Pescara presso la sede del Dopolavoro Ferroviario in Corso Vittorio Emanuele II a Pescara; per la provincia di L’Aquila presso locale sito in Viale Roosevelt, 3.
Il candidato presidente Luciano D’Amico parteciperà con un saluto ai lavori congressuali a Teramo, intorno alle 10, con D’Alessandro, Maurizio Di Nicola di +Europa e Giorgio D’Ambrosio dei Socialisti.
Alla apertura dei seggi i candidati esporranno le proprie linee programmatiche. Durante i lavori nelle quattro province D’Alessandro annuncia la raccolta di firme a sostegno della legge di iniziativa popolare della CISL sulla partecipazione dei lavoratori alla gestione ed agli utili di impresa.
“Abbiamo più che raddoppiato gli iscritti in Abruzzo rispetto agli anni precedenti – Annuncia il coordinatore uscente e ricandidato Camillo D’Alessandro – Siamo ora una comunità vera, contendibile, democratica che decide la linea e rivendica autonomia decisionale in Abruzzo”
“Dopo il congresso, entro la fine dell’anno sarà la volta della costituzione dei circoli territoriali e tematici. Per dicembre contiamo su una adesione intorno a mille iscritti. ”
D’Alessandro ha depositato le proprie linee politiche e programmatiche sulle quali chiede la riconferma. Si riportano alcuni passaggi significativi:
“ Si alle federazioni elettorali a partire dall’Abruzzo, No al partito unico : Nella dinamica nazionale, lo dichiaro per trasparenza nella mia proposta di candidatura, sarò fortemente contrario ad ogni ipotesi che ci riconduca all’errore successivo alle elezioni politiche nazionali, ovvero la costituzione di un partito unico con Azione. Solo una federazione tra riformisti , popolari e liberali , che non abbia in odio il tempo, in un percorso naturale e fisiologico può portare ad approcci successivi: prima faticosamente realizzi le fondamenta, poi si arriva al tetto. Solo allora avremo costruito la casa di tutti, dove nessuno sia ospite più o meno gradito.
“Rivendico il diritto ed il dovere per Italia Viva Abruzzo alla autonomia delle nostre condivise decisioni, che non significa negazione della linea nazionale, ma affermazione della nostra presenza dentro dinamiche che sono e rimangono regionali.
La domanda etica in politica è: che cosa accade dopo? Domanda che convoca ed ha convocato anche noi nella scelta compiuta rispetto alle imminenti elezioni regionali. Una scelta, questa, che risponde alla domanda evocata: non possiamo essere complici diretti ed indiretti della riaffermazione del peggiore governo abruzzese dal 1970 ad oggi. Lo dobbiamo agli abruzzesi, lo dobbiamo al tempo che vivranno i nostri figli : il futuro. Sosteniamo D’Amico, sì alla lista unica dei rifirmisti abruzzesi, a partire da + Europa e Socialisti”
Non è un periodo neutro quello che viviamo, tutto ci travolge ed i cambiamenti corrono ad una velocità superiore a quella della politica e delle Istituzioni. Abbiamo bisogno di qualità nella lettura e nella prefigurazione. Abbiamo bisogno della qualità nella decisione pubblica, abbiamo bisogno di decisori, di realizzatori, di riformisti. C’è spazio? Si, ma non è gratis e richiede la fatica della politica, che non è tattica e né strategia, ma visione e impegno. Il congresso muove solo il primo passo, non è l’arrivo, ma siamo innamorati del cammino: “la via si fa con l’andare ( frase che ha dato il nome al primo congresso di Italia Viva)”.