Il futuro delle aree protette al centro dell’evento di chiusura dei 100 anni del Parco Nazionale d’Abruzzo e del Parco del Gran Paradiso
Il futuro del sistema delle aree protette è stato il tema al centro dell’evento che ha chiuso le celebrazioni dei 100 anni del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise e del Parco Nazionale del Gran Paradiso. Tre giorni di incontri alla Reggia di Venaria e al Parco Naturale la Mandria di Torino durante i quali i rappresentanti delle aree protette e delle Istituzioni coinvolte, si sono confrontati con il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, sul ruolo delle aree protette come luogo di conservazione della biodiversità, nonché come laboratorio di sperimentazione di stili di vita compatibili attraverso la partecipazione attiva e consapevole delle persone che vi abitano e lavorano.
Momento clou della tre giorni, è stato il dibattito tra i tecnici e gli amministratori delle aree protette che ha portato alla firma della “Carta dei Parchi” un documento strategico che racchiude gli obiettivi e gli impegni chiave per il futuro delle aree protette.
“La carta mette in campo tutta una serie di azioni che i parchi devono impegnarsi a realizzare nei prossimi anni. In particolare, la Strategia per la conservazione della biodiversità, sottoscritta di recente dal Ministero dell’Ambiente, prevede che l’Italia aumenti la superficie protetta, passando dall’attuale 20% al 30% e che migliori l’efficienza della gestione di tali aree, fondamentali per la conservazione della biodiversità e per lo sviluppo sostenibile” ha dichiarato Italo Cerise, Presidente del Parco nazionale del Gran Paradiso.
Le celebrazioni si sono concluse al Parco Naturale la Mandria dove i ricercatori e il personale dei Parchi hanno coinvolto visitatori di ogni età con brevi escursioni, animazioni e laboratori dedicati ai bambini, alla scoperta dei segreti della natura.
“Questa fine delle celebrazioni del centenario dei due Parchi storici d’Italia rappresenta in realtà un inizio. L’agenda da oggi in poi è ricca e complessa e deve essere scandita su un tema fondamentale, quello della coesistenza tra uomo e natura. Dentro la legge esecutiva c’è sì, la conservazione della natura, ma anche la ricerca, l’educazione, la comunicazione e lo sviluppo sostenibile” ha dichiarato Giovanni Cannata, Presidente del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise.