Città Sant’Angelo. Tutto tace sul progetto del biodigestore a Piano di Sacco: ad evidenziarlo è la sezione cittadina di Sinistra Italiana, tracciando un collegamento con la prossima tornata elettorale.
“Si avvicinano le prossime elezioni e temi scomodi e palesemente incoerenti con le chiacchiere fatte in passato non conviene metterli in ballo ma anche e soprattutto perché, come ampiamente da noi ribadito, questa scellerata decisione fa acqua da tutte le parti”, afferma il segretario cittadino Davide Raggiunti, ricordando che “dal principio Sinistra italiana Città Sant’Angelo ha denunciato l’inutilità di questo impianto, adesso pubblicamente confermato dai tecnici esperti ambientali”.
“Ci chiediamo perché costruire un nuovo impianto se non c’è richiesta”, aggiunge Alice Fabbiani, componente del direttivo della sezione angolana di Si, evidenziando “piani economici finanziari non improntati sull’economicità di gestione, questo si tradurrà in tariffe più alte che devono pagare esclusivamente i cittadini Impianti che saranno operativi al 50% . Un impianto sovradimensionato, per quale motivo? Ci si prepara forse ad accogliere rifiuti provenienti da fuori regione? Si vuole trasformare l’Abruzzo, e nel caso specifico Piano di Sacco, nella pattumiera d’Italia?”, conclude.
