Ortona, nave straniera bloccata dalla Capitaneria di porto per carenze sulla sicurezza della navigazione
Ortona. Una nave battente bandiera Vanuatu, uno Stato arcipelago dell’Oceano Pacifico, è stata detenuta dalla Capitaneria di porto di Ortona per rilevanti irregolarità alle norme contenute nelle principali convenzioni internazionali sul trasporto marittimo.
La “detenzione”, vero e proprio “fermo amministrativo”, è stata disposta a seguito di un’ispezione tecnico-operativa effettuata a bordo da militari del Corpo abilitati ispettori PSC (Port State Control) della Direzione marittima di Pescara, nel corso della quale sono state rilevate ben 16 deficienze documentali, strutturali e sulle condizioni di vita dell’equipaggio. La nave fermata è una general cargo adibita al trasporto di cereali, lunga 80 metri e di 2 mila tonnellate di stazza lorda.
La detenzione è una misura che viene adottata a tutela della sicurezza della navigazione e dei lavoratori imbarcati sulle unità straniere che scalano i porti dei Paesi aderenti al Memorandum of Understanding di Parigi, un accordo internazionale che si prefigge l’obiettivo di migliorare gli standard di sicurezza delle navi attraverso un sistema armonizzato e condiviso di controlli e di sanzioni che arrivano sino a prevedere la “messa al bando” dai porti europei delle unità che non rispettano i parametri minimi di sicurezza riconosciuti.
Tra le deficienze che sono state rilevate a bordo dal personale ispettivo della Guardia Costiera, le più rilevanti concernono la scarsa familiarizzazione da parte dell’equipaggio, composto da marittimi di diverse nazionalità, con alcune delle procedure di emergenza a bordo, le difficoltà di comunicazione tra i membri stessi dell’equipaggio, carenze della documentazione nautica e le non soddisfacenti condizioni igienico-sanitarie dei locali di vita di bordo.
Il provvedimento di detenzione, previsto dalla Direttiva 2009/16 dell’UE, recepita dall’ordinamento legislativo italiano con il d.lgs. 53 del 2011, è stato emanato a seguito di un’ispezione durata circa 8 ore.
La nave detenuta potrà riprendere il suo regolare servizio solo dopo aver rimediato alle deficienze riscontrate.